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16 LUGLIO 2013

METEOMEDUSE 2013 E.... IDEE STRAMPALATE
Sappiamo da tempo che le meduse stanno invadendo i mari del mondo (vedi articolo L'invasione delle Meduse) e sappiamo che la causa più probabile dell'invasione da parte della invincibile armata, come è stata chiamata da alcuni autori, è collegata all'overfishing e allo sfruttamento eccessivo degli stock di pesce. Purtroppo stanno circolando in rete alcune notizie che potrebbero tranquillamente essere definite del tutto "strampalate" e prive di fondamento scientifico, se non fosse che tali notizie arrivano da enti di tutto rispetto, come la FAO, avallate e recepite anche da vari enti italiani. Ebbene si, è altamente consigliato mangiare meduse, magari recuperando vecchie tradizioni della cucina povera di alcuni paesi del sud Italia, che un tempo consumavano quelle che catturavano. Ma a che scopo mangiare meduse? Aprite le orecchie, per ripopolare il mare di pesci.

Sopra, una delle tante notizie superficiali e prive di fondamento scientifco apparse online

Qualcosa non quadra. Ci sono troppe meduse, secondo le teorie recenti, perchè esse occupano le nicchie ecologiche rimaste vacanti a causa dell'overfishing e della sovrapesca. Dunque, ingenuamente, si pensa che mangiarsi le meduse libererebbe di nuovo le nicchie ecologiche a favore e per la gioia dei pesci. Ma il problema, purtroppo, sussiste perchè le popolazioni ittiche sono sovrasfruttate e siamo noi, in sisntesi, che peschiamo troppi pesci. Quindi togliendo le meduse dai mari qualcuno spera davvero in un repentino ritorno dei nostri amati pesci? Queste teorie pseudoecologiche sono sicurmante partorite da chi non conosce l'ecologia, la dinamica delle popolazioni ittiche e, soprattutto, da chi non ha un vero interesse a proteggere l'ambiente marino.
L'unico modo per far tornare i pesci è smettere di pescarli in quantità abnormi, altro che mettersi a mangiar meduse.

Approffiattiamo per segnalarvi, dal momento che siamo in tema, la mappa interattiva MeteoMeduse, aggiornabile grazie ad una App creata dalla collaborazione dell'Università del Salento e il mensile Focus.

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