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Cod Art 0170 | Rev 01 del 25 Mar 2013 | Data 01 Giu 2009 | Autore Pierfederici Giovanni

 

   

 

L'INVASIONE DELLE MEDUSE

Foto1La recente notizia della comparsa di un enorme sciame di meduse in Mediterraneo, ha acceso nuovamente i riflettori su un argomento da tempo dibattuto. Quello dei bloom di meduse! Sull'argomento occorre innanzitutto fare delle precisazione. I bloom stagionali di meduse sono eventi comuni, si ripetono da sempre più o meno con cadenze regolari. Le cause e i fattori determinanti sono conosciuti solo in parte, il resto sono solo ipotesi. Certamente se ci sono le meduse, e in gran quantità, non significa certo che le acqua sono pulite (certi luoghi comuni sono difficilissimi da sfatare). Anzi le alterazioni delle componenti fisiche e chimiche delle acque possono favorire i bloom algali e delle meduse.
Il problema però, se un tempo riguardava determinate aree dei mari, ora è divenuto globale. Inoltre se un tempo i bloom riguardavano le varie componenti del plancton e non solo le meduse, ultimamente sembrano essere sempre a favore di queste ultime oppure degli Ctenofori. È come se i gelatinosi avessero una marcia in più rispetto al resto del plancton. Come mai accade questo?
Per analizzare le cause del problema, occorre fare un notevole passo indietro. Gli oceani hanno prosperato per milioni di anni senza vertebrati, e le meduse erano le dominatrici assolute dei mari Precambriani. Ora l'uomo sta riportando pian piano gli oceani nelle stesse condizioni di allora, i mari si stanno spopolando dei pesci ad un ritmo pauroso, e quindi le stesse meduse, liberate dalla competizione con quest'ultimi, sono tornate prepotentemente a prosperare. Negli anni '80 in Italia si ebbero grandi bloom di Pelagia noctiluca (Forskål, 1775), ma appena si ebbero i fondi per studi specifici del fenomeno, questo cessò improvvisamente, e così dopo qualche anno la ricerca si interruppe. Con una certa superficialità si giunse alla conclusione che i bloom sono sempre stati ciclici e così sempre sarà.

Anno

Località

Densità

1910 - 1914
1976
1983
1984
1986
1991

Adriatico
Adriatico
Grecia
Adriatico
Adriatico
Grecia


20 - 600 m.cubo

Se si esaminano i trend dei dati disponibili in tutto il mondo, si giunge immediatamente alla conclusione che il fenomeno è in contunuo aumento. Non è possibile fare previsioni anno per anno, ma il trend è comunque in forte crescita.
Perchè non è possibile fare previsioni?
Per rispondere alla domanda occorre introdurre qualche nozione relativa al ciclo vitale delle meduse. Molte specie hanno un ciclo vitale che comprende una fase bentonica, sottoforma di polipo. Le meduse planctoniche infatti, si riproducono sessualmente, e i gameti fondendosi danno origine allo zigote che darà vita alla planula (Tavola: 1-4), una larva che scende e si ancora sul fondo. Da essa si origina il polipo che prende poi il nome di scifostoma (Tavola: fasi 5-10).

Foto2

Immagine: "Die Entwicklung der Meduse", in: "Das Meer" by Matthias Jacob Schleiden (1804-1881)

Quando le condizioni lo permettono, lo scifostoma si divide in efire (Tavola: 11) che si svilupperanno nella medusa che conosciamo (Tavola: fasi 12-14).
Quindi, quando non vediamo le meduse, sappiamo che se ne stanno ancorate sul fondo. In teoria, se si potessero censire i polipi bentonici, si potrebbero fare delle previsioni. Ma per alcune specie, come la Noctiluca per esempio, la fase bentonica è assente. Quindi dove se ne sta quando non se ne trovano è ancora un mistero, da qui l'impossibilità di fare previsioni.

I FATTORI RESPONSABILI DEI BLOOM

Abbiamo gia detto che l'assenza dei pesci, sempre meno presenti nei mari, favorisce sicuramente l'espansione e la proliferazione delle meduse.
Ma vediamo ora di analizzare altri fattori, come quelli che riguardano i nutrienti. Il ciclo del carbonio, dell'azoto e del fosforo influenzano notevolmente il ciclo vitale delle meduse. Sia le meduse (Cnidari) che i Cntenofori sono capaci di rapide fluttuazioni, e nel caso dei bloom rappresentano una porzione sostanziale dei consumatori di biomassa planctonica. Gli organismi del plancton gelatinoso acquisiscono i nutrienti sopra citati attraverso la predazione, solo poche specie che vivono in simbiosi con le alghe acquisiscono i nutrienti in altro modo (attraverso la translocazione dei prodotti della fotosintesi dall'alga simbionte alla medusa), e pochissime specie assumono gli stessi nutrienti dalla componente inorganica. Quindi durante i bloom, si ha un rapido declino della componente planctonica di cui le meduse si nutrono. Tale declino dipende dall'efficienza di assimilazione dei nutrienti, che per il carbonio è riportata nella tabella sottostante:

Specie

Eff. Ass. Carbonio

SCIFOZOI
Chrysaora quinquecirrha
Aurelia aurita


88.0 %
36.0 - 86.0 %

CTENOFORI
Mnemiopsis mccradyi
Mnemiopsis leidyi
-con molti nutrienti
-con pochi nutrienti
Pleurobrachia bachei


71.8 %
n.d
67.5 %
97.0 %
52.0 - 60.0 %

L'efficienza di assimilazione (Eff. Ass.), si calcola dal rapporto: [(ingestione-egestione)/ingestione] x 100

Dalla tabella si desume che l'efficienza di assimilazione del carbonio è variabile da specie a specie ed è inoltre variabile in relazione alla quantità di cibo disponibile, almeno per gli Ctenofori.

In genere per il plancton gelatinoso carnivoro l'Efficienza di Assimilazione è molto elevata, e questo comporta una rapida deplezione dei nutrienti disponibili. Il plancton come sappiamo, è sempre presente in acqua, ma non con le stesse specie e le stesse quantità nell'arco dell'anno. Quando si ha un picco di abbondanza del fitoplancton, per esempio in primavera (sucessioni planctoniche), segue a ruota un picco dello zooplancton, fonte di nutrimento delle larve di pesci di moltissime specie. Se mancano o scarseggiano le larve dei pesci, ecco che sfruttano la nicchia vuota le meduse, altamente efficienti nell'assimilazione dei nutrienti, tanto da produrre migliaia e migliaia di individui in tempi brevissimi. La sovrapesca quindi potrebbe essere il primo tra i fattori responsabili della massiccia presenza, in tutti i mari, di questo esercito di meduse. Meno pesci significa meno larve, e qundi una diminuita competizione per le risorse a completo vantaggio delle meduse, la cui efficienza di assimilazione dei nutrienti, come visto, è molto elevata.
Tuttavia questo non è stato ancora dimostrato, poiché oltre alla sovrapesca subentrano altri fattori, quali i cambiamenti climatici e l'inquinamento (Daskalov, 2002, 2003). In particolare le dinamiche che regolano gli eventi a cascata quali bloom del fitoplancton, seguito dai bloom dello zooplancton e da quello del plancton gelatinoso sono davvero complesse.

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BIBLIOGRAFIA