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09 DICEMBRE 2013

L'ECOCIDIO DEL SUTTON LAKE, MIGLIAIA DI PESCI MORTI E DEFORMI
L'inquinamento da ceneri di carbone della Duke Energy ogni anno sta uccidendo oltre 900.000 pesci e causando deformità in altri migliaia nel Lago Sutton, vicino a Wilmington, in North Carolaina. E' quanto emerge dallo studio Biological Assessment to Determine Impacts of Selenium Pollution From Coal Ash Wastewater Discharges on Fish Populations in Lake Sutton, NC, realizzato da Dennis Lemly, un professore di biologia alla Wake Forest University ed un esperto di avvelenamento da selenio, per il Southern Environmental Law Center, che rappresenta Cape Fear River Watch, Sierra Club e Waterkeeper Alliance nell'azione legale intrapresa dalle tre associazioni ambientaliste per bonificare il Sutton Lake dall'inquinamento delle ceneri di carbone. Lo studio dimostra che l'inquinamento da selenio, proveniente dalle ceneri di carbone scaricate nei pozzi di rifiuti della centrale a carbone di Sutton della Duke Energy, sta provocando mutazioni e la morte di numerose specie di pesci, anche a bassi livelli di inquinamento.
Il Sutton Lake è uno specchio d’acqua pubblico famoso per la pesca sportiva e importante per i pescatori professionisti che vivono nella zona. Dopo aver resi noti i risultati dello studio, le associazioni ambientaliste hanno chiesto alla Duke Energy di "Prendere misure immediate per affrontare l’inquinamento tossico proveniente da pozzi delle ceneri di carbone a Sutton Lake". Frank Holleman, avvocato senior del Southern Environmental Law Center, sottolinea che "L'inquinamento da selenio dalle ceneri di carbone della Duke arriva fino al cibo sulla tavola degli abitanti che contano sul Lago Sutton per sfamare le loro famiglie e toglie i pesci dalle lenze dei pescatori".
Lo studio ha analizzato oltre 1.400 pesci del Sutton Lake e ha trovato che diverse specie mostrano inquietanti mutazioni delle teste, delle bocche, delle spine, e delle pinne. Le deformità nei giovani pesci influenzano la loro capacità di mangiare e nuotare e molti muoiono prima di raggiungere la maturità. Inoltre, lo studio ha rilevato che la popolazione catturabile dal 2008 è scesa del 50%, il che colpisce danneggia l’economia locale basata sulla pesca nel lago. Secondo lo studio "il valore delle risorse naturali perse nel Sutton Lake aumenta di milioni di dollari ogni anno Il costo per la sostituzione del pesce perso è di oltre 4.5 milioni dollari all'anno. Se il North Carolina avesse sostituito tutti i pesci uccisi dall’inquinamento da selenio nel lago nel corso degli ultimi 25 anni, i contribuenti avrebbero dovuto affrontare una bolletta di oltre 112 milioni di dollari".
Per quanto riguarda la pesca di sussistenza e sportiva il valore del pesce perduto supera gli 1.1 milioni all'anno e più di 28 milioni dollari per un periodo di 25 anni. Negli Usa si contano altri 22 casi nei quali le centrali a carbone hanno causato gravi danni alla fauna ittica ed alla pesca in Texas, Ohio, Pennsylvania, South Carolina, Tennessee, Virginia, Michigan, Georgia, West Virginia, Wisconsin e Wyoming. Il costo totale stimato di tutti questi casi per i soli danni alla pesca è 2.32 miliardi dollari. Dopo che negli anni '70 la Duke aveva sterminato 17 specie di pesci nel Belews Lake, avrebbero dovuto essere prese misure per evitare che l'avvelenamento da selenio uccidesse ancora più pesci. Purtroppo, questo non è accaduto e, una volta gli operatori centrali elettriche a carbone hanno visto che la Duke l'aveva fatta franca, gli imitatori del serial killer dei pesci sono andati avanti anno dopo anno. Il selenio si accumula negli organismi viventi nel tempo, anche una piccola quantità nell'acqua può accumularsi in modo esponenziale nei pesci e nella fauna selvatica. Per gli esseri umani, alti livelli di selenio possono essere mortali, mentre i livelli più bassi causano problemi al sistema nervoso, caduta di capelli e deformazioni dell'unghie. L'esposizione a lungo termine all’inquinamento di selenio può causare danni al fegato, ai reni e al sistema nervoso e circolatorio.
Kelly Martin, di Beyond Coal Campaign, di Sierra Club ha detto che "Gli avvocati della conservazione avevano scoperto la prova scioccante dell'inquinamento delle acque dai pozzi cenere di carbone della Duke Energy a Asheville e ora questo nuovo studio dimostra come la stessa cosa sta accadendo a Wilmington. Sappiamo che l'inquinamento da ceneri di carbone danneggia le persone, la fauna selvatica ed i nostri preziosi luoghi naturali. La Duke Energy deve smetterla con questo stallo ed assumersi la responsabilità per le violazioni in corso".
Le associazioni ambientaliste denunciano che il North Carolina Department of Environment and Natural Resources (Denr) e Duke Energy sapevano da anni della contaminazione da selenio nel Sutton Lake, ma non hanno fermato le perdite inquinanti. All'inizio di quest'anno, il Southern Environmental Law Center aveva inviato il Denr e dare un preavviso alla Duke Energy della sua intenzione di sporgere denuncia perché bonificasse l'inquinamento delle ceneri di carbone a Sutton. In risposta, il Denr ha presentato una "state court enforcement action" e il Tribunale dello Stato ha permesso al Southern Environmental Law Center di intervenire nell'azione giudiziaria per conto di Cape Fear Riverwatch, Sierra Club e Waterkeeper Alliance.
Gli ambientalisti hanno anche depositate una denuncia alla corte federale per richiedere la bonifica delle ceneri di carbone in base al Clean Water Act. Anche Duke Energy ormai progetta di smettere di bruciare carbone nella centrale di Sutton nel 2014, ma il rapporto dimostra che la contaminazione da selenio nei sedimenti lacustri continuerà a danneggiare i pesci per molti anni a venire. Come spiega Kemp Burdette, di Cape Fear Riverkeeper "Questo studio dimostra chiaramente che Duke Energy sta avvelenando una delle risorse naturali più importanti della nostra regione con l’inquinamento da ceneri di carbone. Il livello del danno di questo inquinamento è enorme. Duke Energy dovrebbe bonificare l’inquinamento di ceneri di carbone prima che venga fatto un danno maggiore".
Negli ultimi 10 anni scienziati e ambientalisti hanno chiesto a livello federale limiti più stringenti per il selenio, sottolineando l’impatto sulla pesca e le comunità rivierasche, mentre le lobby industriali hanno fatto di tutto per evitare una maggiore regolamentazione. Anche se in ritardo, l'Environmental Protection Agency Usa ha proposto due aggiornamenti che potrebbero affrontare questo grave problema, se le regole finali fossero sufficientemente forti. Si tratta del Coal Ash Rule, proposto ormai tre anni fa, e il Coal Power Plant Toxic Water Pollution Rule che è stato proposto all'inizio di quest'anno. Però entrambi i regolamenti propongono opzioni deboli, che non risolveranno il problema delle morie di pesci per il selenio. Solo l'opzione 5 del Coal Water Pollution Rule 5 e la classificazione dei rifiuti pericolosi nel Coal Ash Rule hanno una qualche possibilità di fermare questo ecocidio. Donna Lisenby, coordinatrice della Global Coal Campaign di Waterkeeper Alliance, conclude: "Sutton Lake è chiaramente contaminato dall'inquinamento da ceneri di carbone tossiche ed è un simbolo straziante di quello che sta accadendo ai fiumi ed ai laghi in tutti gli Stati Uniti. Finché le ceneri di carbone sono stoccate in pozzi senza guaine protettive e scaricate senza limiti direttamente nei nostri fiumi, laghi e riserve di acqua potabile, le nostre risorse naturali e noi tutti siamo a rischio". Fonte: GreenReport.

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