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31 MAGGIO 2013
L'ANEMONE DI MARE CONTRO L'OBESITÀ
Arriva dagli anemoni di mare e, più precisamente, dal veleno di questi animali, l'ultima promessa per curare l’obesità e le complicazioni metaboliche ad essa associate. È quanto suggeriscono su Pnas i ricercatori dell'Università della California Irvine, negli Stati Uniti. Shk-186 – è questo il nome del nuovo composto anti-obesità - deriva da una tossina dell’anemone di mare e blocca selettivamente l’attività della proteina Kv1.3, un canale del potassio che controlla i processi di infiammazione e l’omeostasi energetica. In topolini obesi, Shk-186 stimola l’attività metabolica e il consumo di energia, soprattutto nel grasso bruno e nel fegato, e ha effetti positivi nel ridurre l’accumulo di peso e i problemi associati all'obesità.
Shk-186 è un composto prodotto dalla casa farmaceutica Kineta Inc. di Seattle, che era stato inizialmente sviluppato per il trattamento di malattie autoimmuni, come la sclerosi multipla, la psoriasi e il lupus, e che recentemente ha ottenuto risultati promettenti in uno studio sperimentale di fase I. Si tratta di un inibitore selettivo del canale del potassio voltaggio-dipendente Kv1.3, una classe di proteine presenti sulla membrana di diversi tipi cellulari, la cui inibizione nei topi di laboratorio è stata associata con bassi livelli plasmatici di insulina e leptina e perdita di peso.
Nei loro esperimenti, i ricercatori americani guidati da George Chandy, responsabile dello studio e consulente scientifico di Kineta, hanno usato un modello di topo che poteva essere reso "obeso" con una dieta ricca di zuccheri e grassi, simile a quella generalmente consumata nei paesi occidentali e associata allo sviluppo di malattie cardio-vascolari e diabete. Gli animali sottoposti alla dieta "ingrassante" erano divisi in due gruppi, uno di controllo e uno a cui veniva somministrato Shk-186 a giorni alterni. Dopo 45 giorni i topi trattati erano ingrassati meno rispetto a quelli non trattati (in media 3-5 g in meno), mentre in quelli che seguivano una dieta normale il peso non era cambiato. Inoltre, Shk-186 non solo preveniva l'aumento di peso indotto dalla dieta, ma funzionava anche su topi già grassi, facendoli ingrassare di meno rispetto agli animali di controllo. Leggi tutto su GalileoNet.
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