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26 MARZO 2013

USA, I CONSUMATORI DICONO NO AL SALMONE GENETICAMENTE MODIFICATO
Negli ultimi dieci anni, c'è chi ha investito tempo e denaro per sviluppare un salmone geneticamente modificato, del tutto simile al salmone dell'Atlantico, ma capace di crescere il doppio. Il supersalmone si chiama AquAdvantage® Salmon ed è stato brevettato dai laboratori AquaBounty Technologies di Waltham in Massachusetts (Usa). Noi de Il Fatto Alimentare ne abbiamo gia parlato in un servizio di qualche mese fa. C'è però una nuova variabile da considerare. Il nuovo prodotto non è ancora arrivato sul mercato che già è partita la mobilitazione generale di tutti coloro che si oppongono agli OGM (Organismi Geneticamente Modificati) ed è iniziata la protesta degli esercenti. Moltissimi negozi e supermercati, infatti, hanno dichiarato di non avere alcuna intenzione di mettere in vendita il supersalmone, già ribattezzato ironicamente "Frankenfish".
Come riporta Time Magazine, diverse catene di supermercati americane, per un totale di oltre 2.000 punti vendita, hanno aderito alla Campaign for the Genetically Engineered (GE)-Free Seafood (la campagna per eliminare i prodotti ittici frutto di ingegneria genetica). Fatto singolare, indice di una netta posizione da parte dell’opinione pubblica, è che tutte le reazioni di cui parliamo stiano avvenendo prima ancora che la US Food and Drug Administration (FDA) abbia concesso il via libera definitivo alla vendita del supersalmone. A dicembre, la FDA ha ufficialmente affermato che il supersalmone non può arrecare danni all'ambiente (è sterile e non si riproduce in natura), ma non ha dato alcuna autorizzazione alla vendita. Leggi tutto su IlFattoAlimentare.