ARCHIVIO 2013 (espandi | comprimi)
ARCHIVIO 2012 (espandi | comprimi)
ARCHIVIO 2011 (espandi | comprimi)
ARCHIVIO 2010 (espandi | comprimi)
ARCHIVIO 2009 (espandi | comprimi)
27 FEBBRAIO 2013
CONTINUA LA MORIA DI CETACEI LUNGO LE COSTE TIRRENICHE
L'allarme non cessa ed il fenomeno è sempre più preoccupante; oggi il Ministero dell'Ambiente annuncia che altre stenelle striate (Stenella coeruleoalba) sono morte: il censimento attivato dal Ministero dell'Ambiente e dal Ministero della Salute è arrivato a 57 animali uccisi in due mesi.
In media, sulle coste tirreniche italiane si trovavano le carcasse di 4 stenelle all'anno. Domenica mattina la Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Anzio è intervenuta, in seguito alla segnalazione di un cittadino, per soccorrere un delfino in fin di vita, mentre l'Istituto Zooprofilattico del Lazio e della Toscana ha recuperato altri esemplari morti a Focene (2 carcasse), Passoscuro, Sperlonga,Torvajanica e Marina di Alberese.
Per la stenella portata dalla mareggiata sul litorale di Cretarossa, nel comune di Nettuno, i soccorsi sono arrivati quando l'animale era già morto e, dopo le verifiche condotte in collaborazione con il Servizio Veterinario dell'Asl Roma e le Guardie Zoofile di Nettuno, è stato accertato che si trattava di un esemplare adulto di circa 2 metri sul quale non sono state riscontrate ferite evidenti. La carcassa è stata inviata per le analisi all'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana (zslt) di Roma. Il Ministero sottolinea in una nota che "oltre ai 16 trovati sulle coste di Sicilia, Calabria, Campania e Sardegna, ad oggi sono 41 gli esemplari arrivati nei laboratori dell'Izs Lazio e Toscana, 23 nella sede centrale di Roma e 18 in Toscana". Remo Rosati, direttore dell'Izslt conferma che "l'Izs del Lazio e della Toscana sta eseguendo esami ad ampio spettro, senza escludere alcun ambito di indagine", confermando che sono in corso esami anatomo-patologici, istologici, virologici e tossicologici. Per il Ministero "La causa più verosimile potrebbe essere di natura infettiva, ma non è possibile escludere che l'incidenza straordinaria del fenomeno nei nostri mari sia dovuta a fenomeni legati all'inquinamento o a eventi vulcanici sottomarini. I ministeri dell'Ambiente e della Salute sono attivi attraverso la Rete Nazionale Spiaggiamenti Mammiferi Marini, cui partecipano anche le Università di Pavia, Padova e Siena, Asl, Istituti Zooprofilattici e Agenzie Regionali per l'Ambiente. Inoltre il Ministero dell'Ambiente ha attivato il Reparto Ambientale Marino (Capitanerie di Porto-Guardia Costiera).
Sono attesi nelle prossime settimane primi dati analitici che mettano a confronto le conoscenze sulle correnti marine prevalenti con i dati meteomarini degli ultimi mesi e la situazione su eventuali spiaggiamenti avvenuti in Francia e in Spagna, così da ricostruire un quadro complessivo della situazione". Fonte: GreenReport [modificato].
Aggiornamento: la notizia è da confermare, ma sembra che siano state segnalate alcune carcasse di stenelle morte anche lungo le coste dell'alto Adriatico orientale.
Questa pagina delle News è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons, previo accordi con aventi diritto. In mancanza di tali accordi le news possono essere lette integralmente alle pagine linkate. Per maggiori informazioni riguardo la pubblicazione è necessario contattare le rispettive fonti.
Ideazione: Pierfederici Giovanni - Progetto: Pierfederici Giovanni, Castronuovo Motta Nicola.
Prima Pubblicazione 31 Lug 2006 - Le immagini dei Collaboratori detentori del Copyright © sono riproducibili solo dietro specifica autorizzazione.
Si dichiara, ai sensi della legge del 7 Marzo 2001 n. 62 che questo sito non rientra nella categoria di "Informazione periodica" in quanto viene aggiornato ad intervalli non regolari
XHTML 1.0 Transitional – CSS