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27 FEBBRAIO 2013

CONTINUA LA MORIA DI CETACEI LUNGO LE COSTE TIRRENICHE
L'allarme non cessa ed il fenomeno è sempre più preoccupante; oggi il Ministero dell'Ambiente annuncia che altre stenelle striate (Stenella coeruleoalba) sono morte: il censimento attivato dal Ministero dell'Ambiente e dal Ministero della Salute è arrivato a 57 animali uccisi in due mesi.
In media, sulle coste tirreniche italiane si trovavano le carcasse di 4 stenelle all'anno. Domenica mattina la Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Anzio è intervenuta, in seguito alla segnalazione di un cittadino, per soccorrere un delfino in fin di vita, mentre l'Istituto Zooprofilattico del Lazio e della Toscana ha recuperato altri esemplari morti a Focene (2 carcasse), Passoscuro, Sperlonga,Torvajanica e Marina di Alberese.
Per la stenella portata dalla mareggiata sul litorale di Cretarossa, nel comune di Nettuno, i soccorsi sono arrivati quando l'animale era già morto e, dopo le verifiche condotte in collaborazione con il Servizio Veterinario dell'Asl Roma e le Guardie Zoofile di Nettuno, è stato accertato che si trattava di un esemplare adulto di circa 2 metri sul quale non sono state riscontrate ferite evidenti. La carcassa è stata inviata per le analisi all'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana (zslt) di Roma. Il Ministero sottolinea in una nota che "oltre ai 16 trovati sulle coste di Sicilia, Calabria, Campania e Sardegna, ad oggi sono 41 gli esemplari arrivati nei laboratori dell'Izs Lazio e Toscana, 23 nella sede centrale di Roma e 18 in Toscana". Remo Rosati, direttore dell'Izslt conferma che "l'Izs del Lazio e della Toscana sta eseguendo esami ad ampio spettro, senza escludere alcun ambito di indagine", confermando che sono in corso esami anatomo-patologici, istologici, virologici e tossicologici. Per il Ministero "La causa più verosimile potrebbe essere di natura infettiva, ma non è possibile escludere che l'incidenza straordinaria del fenomeno nei nostri mari sia dovuta a fenomeni legati all'inquinamento o a eventi vulcanici sottomarini. I ministeri dell'Ambiente e della Salute sono attivi attraverso la Rete Nazionale Spiaggiamenti Mammiferi Marini, cui partecipano anche le Università di Pavia, Padova e Siena, Asl, Istituti Zooprofilattici e Agenzie Regionali per l'Ambiente. Inoltre il Ministero dell'Ambiente ha attivato il Reparto Ambientale Marino (Capitanerie di Porto-Guardia Costiera).
Sono attesi nelle prossime settimane primi dati analitici che mettano a confronto le conoscenze sulle correnti marine prevalenti con i dati meteomarini degli ultimi mesi e la situazione su eventuali spiaggiamenti avvenuti in Francia e in Spagna, così da ricostruire un quadro complessivo della situazione". Fonte: GreenReport [modificato].

Aggiornamento: la notizia è da confermare, ma sembra che siano state segnalate alcune carcasse di stenelle morte anche lungo le coste dell'alto Adriatico orientale.