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20 FEBBRAIO 2013

UN BATTERIO MARINO PER CURARE LA SINUSITE
Si chiama Bacillus licheniformis, è un batterio marino e potrebbe contenere il segreto per combattere la sinusite cronica. Un team di ricercatori della Newcastle University ha infatti scoperto che un enzima del microrganismo, NucB, è in grado di dissolvere in buona parte la sottile barriera batterica che in alcuni casi si forma nelle mucose di chi soffre di sinusite cronica e che impedisce ad antibiotici e spray di avere effetto. Tanto che, suggeriscono gli scienziati, la scoperta, pubblicata su Plos One, potrebbe aprire le porte allo sviluppo di una soluzione contenente l'enzima del batterio marino.
La sinusite colpisce circa il 10% della popolazione europea, scrivono gli scienziati, e spesso i malati non traggono benefici dalle terapie cui ricorrono, come spiega Mohamed Reda Elbadawey del Freeman Hospital, tra gli autori dello studio: "La sinusite è fin troppo comune e rappresenta un grande onere per il servizio sanitario nazionale. Per molte persone, i sintomi includono naso chiuso, scariche e congestioni nasali, mal di testa ricorrenti, perdita dell'olfatto e dolore facciale - spiega il ricercatore - mentre gli spray nasali a base di steroidi e antibiotici, possono aiutare qualcuno; per alcuni pazienti che ho potuto vedere, queste misure non sono stati efficaci e i malati hanno dovuto sopportare lo stress di un intervento chirurgico. Se potessimo sviluppare un'alternativa migliaia di pazienti ogni anno potrebbero trarne beneficio".
Uno degli ostacoli alle terapie in alcune forme di sinusite croniche è rapprensentato dai biofilm: sottili barriere formate da microbi patogeni, tenuti insieme da Dna extracellulare, che agisce come da colla, impedendo ad antibiotici e spray di avere effetto. Per capire se l'enzima di orgine marina (una nucleasi, ovvero una molecola in grado di rompere materiale genetico) avesse efficacia contro i biofilm, i ricercatori raccolto campioni di muco e biopsie di seni paranasali da una ventina di pazienti. Gli scienziati hanno quindi isolato le specie batteriche presenti nei campioni e osservato che 24 di queste potevano formare dei biofilm, alcuni dei quali venivano dissolti dall'azione dell'enzima NucB (quelli appartenenti a 14 ceppi). In questo modo i batteri patogeni diventavano più vulnerabili, perché perdevano il loro scudo protettivo. Ora gli scienziati sperano di riuscire a sviluppare uno spray nasale basato su questa molecola che permetta di aiutare i pazienti che soffrono di sinusite cronica. Fonte: GalileoNet.