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14 FEBBRAIO 2013

ATIPICA MORIA DI STENELLE LUNGO LE COSTE TIRRENICHE

Finora trovate le carcasse di 33 esemplari di stenella. Secondo gli esperti del Ministero (Università, Asl, Regioni, Guardia Costiera) la causa potrebbe essere un'infezione batterica.

Stenella spiaggiata a San VincenzoAllarme ambientale nei mari italiani: in gennaio e nei primi giorni del mese di febbraio, è stata verificata nel Tirreno una mortalità anomala di stenelle striate (Stenella coeruleoalba), con 33 esemplari spiaggiati tra Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. Un dato preoccupante che si discosta fortemente dalla media storica di questo tipo di eventi (meno di 4 animali l’anno).
Il Ministero dell'Ambiente sta monitorando la situazione grazie alla rete scientifica appositamente voluta e finanziata dal dicastero: Università di Pavia, Università di Padova, Asl, Istituti Zooprofilattici e Arpat. Inoltre, il Ministero dell’Ambiente ha allertato il Reparto Ambientale Marino (Capitanerie di Porto e Guardia Costiera). Dalle prime indagini sembra di poter escludere eventi eccezionali causati dall’uomo, come sversamenti di petrolio o di sostanze inquinanti, ricerche geosismiche o esercitazioni militari. La causa più probabile è di natura infettiva (in 6 soggetti è stata rinvenuta traccia di un batterio, Photobacterium damselae, che può portare a sindrome emolitica e lesioni ulcerative). Per questo motivo, nelle prossime settimane i ricercatori approfondiranno l’eventuale presenza di virus e l’eventuale fioritura di alghe anomale. Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha commentato: "La rete nazionale di monitoraggio degli spiaggiamenti, sta svolgendo un ottimo lavoro di raccordo tra tutti i soggetti coinvolti e di campionamento, ma vogliamo continuare a studiare da vicino questo fenomeno così preoccupante. Attendiamo nelle prossime settimane dati certi che mettano al confronto le conoscenze teoriche sulle correnti marine, con i dati meteo-marini degli ultimi mesi e la situazione su eventuali spiaggiamenti avvenuti in Francia e in Spagna, così da ricostruire un quadro complessivo della situazione". Fonte: Ministero dell'Ambiente.

Gli ultimi due recuperi segnalati presso La Maddalena.

Approfondimenti: la relazione del Ministero sull'allarme delfini, con la mappa dei ritrovamenti.