L'IMMENSO MONDO DELLE MUTE SUBACQUEE
Dopo aver trattato tanti argomenti del Magico Mondo Open Water Diver, vorrei soffermarmi su un aspetto che spesso mette in difficoltà il novello subacqueo in erba; argomento che si apre sempre con questa domanda: "Vorrei acquistare una muta, ma quale è più adatta al mio caso?".
Quando mi viene posta questa domanda, sorrido, poiché ricordo, ahimè oramai qualche anno fa, che posi lo stesso interrogativo al mio istruttore di allora. Detto ciò, dobbiamo ripensare a quanto si è detto durante il corso a proposito delle mute; ovvero si tratta di uno strumento che svolge un duplice scopo, uno di natura termica e uno di natura meccanica.
Ricordiamoci, quando siamo in acqua, che il nostro corpo perde calore molto rapidamente, ed è proprio la muta che ci permette di arginare questa dispersione termica; inoltre ci fornisce anche un importante protezione fisica o meccanica da urti e contatti accidentali con l’ambiente circostante; la roccia, un corallo urticante o più semplicemente la scaletta di risalita che utilizziamo per ritornare in barca a fine immersione.
Detto questo, quale muta è bene acquistare nella miriade di quelle che sono presenti e che sono disponibili sul mercato?
A questa domanda, si può rispondere semplicemente sapendo con buona precisione quale sarà l’ambiente subacqueo che desideriamo approcciare; per esempio, se siamo dei frequentatori del mitico Mar Mediterraneo, possiamo acquistando una muta semistagna o più semplicemente una muta umida 5 mm, che permette di affrontare quasi l’intera stagione, o almeno possiamo immergerci dal mese di maggio fino al mese di novembre; se siamo collocati nella zona alto Tirreno e Mar Ligure, dove le temperature sono più basse, sicuramente la semistagna è la scelta giusta, permettendoci di prolungare la stagione; se invece battiamo prevalentemente zone più calde come Mar Adriatico o basso Tirreno, allora la scelta di una muta bagnata da 5 mm è più che adeguata. Se amiamo i tropici e le acque calde (Cuba, Indonesia, Borneo ecc), allora la scelta dovrà rigorosamente cadere su una muta 3 mm. Mute più spesse sarebbero certamente poco pratiche, un ingombro e un impaccio inutile per il subacqueo ai fini del contenimento termico.
Il consiglio che cerco sempre di dare, è quello di orientarsi comunque e sempre su una muta intera che non lasci parti del corpo scoperte come per esempio succede con le Mute Shorty, in quanto con questo tipologia di muta perdiamo, in una parte del nostro corpo, la protezione meccanica. Ricordiamoci sempre che più lo spessore della muta è elevato, più la variazione di assetto (scendendo in profondità) è evidente, per via dell’assottigliamento del tessuto, dovuto alla compressione delle bolle contenute all’interno del materiale con cui sono state realizzate. Si tratta generalmente di neoprene pre-compresso.
Poi la scelta di una marca o l’altra, dipende dal gusto o dall'esigenza di essere più o meno appariscenti, questa è di certo una questione di gusto personale e, a volte, di disponibilità di merce inl negozio.
Abbiamo poi la muta regina e, devo essere sincero, è la mia preferita, ovvero la muta stagna, che ci permette di andare in acqua sempre e comunque, grazie al fatto che possiamo immergerci rimanendo sempre all’asciutto; possiamo dire che si tratta di una muta per tutte le occasioni. Va altresì aggiunto che per accedere a una muta di questo genere è necessario un addestramento particolare che ci permetterà di utilizzarla in sicurezza, per cui un subacqueo alle prime esperienze sicuramente dovrà rinunciarvi.
Spero, con queste brevi considerazioni, di aver dato un contributo a chi si cimenta a scegliere il proprio "vestito subacqueo" e vi aspetto per i prossimi racconti sul meraviglioso mondo sommerso.
Federico Gamberini
Istruttore NASE n° OWI13063624IT
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