LA ZONAZIONE DELL'AMBIENTE MARINO: AGGRUPPAMENTI Tags: biocenosi, zonazione, sciafilo, fotofilo, trottoir. Le immagini relative alle zonazioni sono di Flachi N.
Le parti denominate AGGRUPPAMENTI sono tratte dagli appunti di botanica pubblicati dall'Università di Catania, vedere bibliografia.
AGGRUPPAMENTI del piano circalitorale [A. fotofili - A.sciafili - ]
Il piano circalitorale si estende al di sotto del limite inferiore dell'infralitorale, fino alla profondità massima alla quale le alghe multicellulari possono esplicare la fotosintesi. Questo piano, che corrisponde alla zona oligofotica di Ercegovic, in Mediterraneo, su substrato duro, è condizionato da una intensità luminosa compresa tra 0.9% e 0.01% di quella misurata in superficie. La temperatura oscilla tra 18°C e 13.5°C. L'idrodinamismo è dato da correnti di gradiente termoalino e di dislivello tra bacini, potenziato da correnti di stretto in biotopi separati da strozzature geomorfologiche. Il limite inferiore del manto vegetale generalmente si interrompe tra 120 e 150 metri di profondità. Specie algali pluricellulari sono state raccolte fino a 200 metri di profondità ed in tutta la piattaforma continentale, ma si tratta di specie non strutturate in associazioni vegetali. Comprende due sottopiani: nel sottopiano superiore che finisce mediamente intorno a 80 metri di profondità è possibile ancora trovare una vegetazione stratificata con in strato elevato Fucales (Cystoseira e Sargassum), Laminariales, Desmarestiales e Sporochnales ed in sottostrato Rodoficee molli ed incrostanti insieme a poche Cloroficee (Palmophyllum, Codium e altri generi). Nel sottopiano inferiore tra 80-130 metri di profondità si ritrova una importante copertura vegetale ad opera di Melobesie libere e di specie algali aggreganti e reptanti. A profondità maggiore le forme vegetali presenti spesso sono cadute dal livello superiore e sopravvivono stentatamente. Pertanto la vegetazione fotofila che si afferma in questo piano è rappresentata da Aggruppamenti vegetali in cui è presente uno strato elevato ben sviluppato.
Aggruppamenti fotofili del circalitorale
- Cystoseiretum zosteroidis Giaccone 1973: le specie caratteristiche dell'Associazione sono: Cystoseira zosteroides, Arthrocladia villosa, Sporochnus pedunculatus, Polysiphonia foeniculacea.
Questa associazione è stata descritta da Giaccone, in Giaccone & Bruni (1973), per biotopi caratterizzati da correnti di fondo a direzione costante, da un'intensità luminosa compresa tra 0,9% e 0,1% di quella incidente sulla superficie e da una temperatura che oscilla stagionalmente tra 16 °C e 14 °C. Per quanto riguarda la tabella completa, l'Autore fa riferimento a tabelle pubblicate in lavori precedenti (Giaccone 1965, 1967, 1969, 1971). Tra queste riteniamo che la più completa sia quella in Giaccone 1971: tabella V "aspetti della biocenosi coralligena" con 24 rilievi, di cui 11 relativi a questo aggruppamento. In questa tabella, tuttavia, non sono presenti tutte le specie che vengono indicate nel testo come caratteristiche; pertanto riteniamo tali solo quelle presenti sia nella tabella che nel testo: Cystoseira zosteroides, Arthrocladia villosa, Sporochnus pedunculatus, Polysiphonia foeniculacea.
E da notare che i rilievi sono stati effettuati a notevole profondità (da -40 a -80 m), ciò potrebbe spiegare la scarsa copertura della specie guida (da 1 a 20%) e l'abbondanza quantitativa e qualitativa di specie sciafile.
Questo aggruppamento è stato descritto anche per le coste catalane; in quest'area, il Cystoseiretum zosteroidis è presente ad un livello batimetrico superiore (-16/-18 m), la specie guida presenta maggiori valori di copertura. Osservazioni simili sono riportate per le coste orientale della Sicilia.
Nel Mare Egeo e in maniera impoverita anche nel Mar Jonio (orientale) e nel Mare Adriatico (medio e basso) C. zosteroides è vicariata da C. corniculata che si afferma in ambienti con caratteristiche ecologiche simili a quelle in cui si sviluppa il Cystoseiretum zosteroidis. - Cystoseiretum zosteroidis subass. Laminarietosum rodriguezii Giaccone 1973: la specie differenziale è: Laminaria rodriguezii.
Questa subassociazione descritta in Giaccone e Bruni (1973) si afferma in biotopi al di sotto dei 40 metri di profondità con scarsa luminosità e in presenza di correnti di fondo di direzione costante. Il corteo floristico di questa subassociazione è uguale a quello del Cystoseiretum zosteroidis, ma vi è una maggiore rappresentanza di specie sciafile e reofile. - Cystoseiretum usneoidis Giaccone 1972: le specie carratteristiche diell'Associazione sono: Cystoseira usneoides, Laminaria ochroleuca, Phyllariopsis purpurascens (come Phyllaria purpurascens), Ulva olivascens, Callophyllis laciniata, Phyllophora heredia.
Questa associazione descritta da Giaccone (1972), si afferma in aree limitate del Mediterraneo (Mare di Alboran, Stretto di Gibilterra e Stretto di Messina). L'area geografica dell'Atlantico orientale ospita la stessa associazione, ma ad una profondità inferiore (10-15 m) di quella del Mediterraneo. Le condizioni ambientali che determinano l'affermarsi dell'associazione sono: correnti intense di tipo pulsante; l'esistenza di una accentuata omotermia; ricchezza di sali nutritivi. L'intensità luminosa è compresa da 1 e 0,05% di quella incidente sulla superficie. - Cystoseiretum usneoidis subass. Laminarietosum ochroleucae Giaccone 1994.: le specie differenziali sono: Laminaria ochroleuca, Lithothamnion philippi.
Quest'aggruppamento si afferma in biotopi (Stretto di Messina, Mare di Alboran) più profondi (50-70 m di profondità) caratterizzati dalla presenza di forti correnti pulsanti. In queste condizioni Cystoseira usneoides assume un ruolo secondario mentre L. ochroleuca costituisce l'elemento dominante e a volte esclusivo dello strato elevato, con il sottostrato prevalentemente costituito da Lithothamnion philippi. Il popolamento a L. ochroleuca, descritto come facies, sembra individuare una subassociazione autonoma che viene descritta considerando Olotipo il rilievo 13/29 della tabella II in Giaccone 1972. In questa tabella, che riporta i rilievi del Cystoseiretum usneoidis, sono presenti alcuni rilievi in cui L. ochroleuca assume significativi valori di copertura. -
Cystoseiretum dubiae Furnari, Scammacca, Cormaci e Battiato 1977: le specie caratteristiche dell'Associazione sono: Cystoseira dubia, Nitophyllum tristromaticum, Kallymenia patens.
Questo aggruppamento è stato descritto, come "popolamento a C. dubia", per le coste della Sicilia orientale (Isola Lachea, Catania), in presenza di correnti periodiche e unidirezionali e forte sedimentazione.
Il Cystoseiretum dubiae si sviluppa intorno ai 40 metri di profondità ed è caratterizzato da discreta copertura della specie guida, soprattutto nei mesi estivi, e da Kallymenia patens e Nitophyllum tristromaticum che vengono pertanto considerate specie caratteristiche. Gli Autori riportano una tabella con 113 rilievi, quelli relativi al Cystoseiretum dubiae vanno dal 103 al 113. C. dubia è stata raccolta fino a circa 200 metri metri di profondità nel Mediterraneo oriantale e oltre 100 metri di profondità nel Mediterraneo occidentale.
Aggruppamenti sciafili del Circalitorale
- Lithophyllo-Halimedetum tunae Giaccone 1965: le specie caratteristiche dell'Associazione sono: Lithophyllum stictaeforme (come Pseudolithophyllum expansum), Halimeda tuna (come Halimeda platidysca).
L'A. indica fra le specie caratteristiche anche Flabellia petiolata (come Udotea petiolata), già inserita da Molinier (1958) tra le specie caratteristiche del Flabellio-Peyssonnelietum squamariae Molinier 1958.
Lo stesso vale per Codium bursa considerata specie caratteristica dell'Alleanza Sargassion hornschuchii Giaccone 1973.
L'A. riporta una specie differenziale: Peyssonelia polymorpha, è probabile che in questo taxon sia inclusa anche Peyssonnelia rosa-marina, a quel tempo ancora non separata tassonomicamente da P. polymorpha.
Anche se tutte le specie citate hanno un'ampia ripartizione nei biotopi sciafili, formano un'Associazione nel Circalitorale superiore, dove Halimeda tuna forma prati estesi. Questa associazione può risalire anche nell'Infralitorale inferiore.
L'ambiente di elezione è caratterizzato da debole torbidità, presenza di idrodinamismo unidirezionale costante e con apporti di acque fresche dal fondo. La componente animale bentonica manifesta queste condizioni con il prevalere di filtratori.
Ballesteros (1991) ha realizzato uno studio approfondito sulla ricchezza floristica, sulla biomassa e sull'ecologia di questa Associazione lungo i fondali della Costa dei Pirenei davanti a Tossa del Mar. Questo A. evidenzia una vicarianza di Mesophyllum lichenoides, che prevale nettamente su Lithophyllum stictaeforme, in condizione di maggiore intensità di energia luminosa. Questo fenomeno è stato riscontrato anche in Sicilia sud-orientale. - Rodriguezelletum strafforellii Augier & Boudouresque 1975: le specie caratteristiche dell'Associazione sono: Rodriguezella strafforellii, Rodriguezella pinnata, Spermothamnion johannis, Ceramium bertholdii, Sphacelaria plumula, Blastophysa rhizopus, Polysiphonia subulifera.
Gli A.A. citano anche i rilievi riportati in Boudouresque (1973), come caratterizzanti la Sub-biocenosi del Coralligeno circalitorale denominata in quel lavoro Peyssonnelietum Rodriguezelletosum Boudouresque 1973 e dipendente dal Peyssonnelietum rubrae Boudouresque 1973.
Essi introducono il Rodriguezelletum strafforellii come una Biocenosi dei substrati duri di ambienti relativamente calmi del Circalitorale e considerano il contingente fondamentale condizionato in parte da cianofilia obbligatoria. Utilizzano la metodologia dei gruppi ecologici ed indicano tra il contingente caratteristico altre specie non riportate nelle tabelle di riferimento.
Nonostante queste carenze ci sembra che ci siano gli elementi essenziali per considerare validamente descritta questa Associazione secondo le esigenze del metodo sigmatista e le norme del C.N.F.
Questa Associazione impoverita si ritrova anche nel sottostrato del Cystoseiretum zosteroidis Giaccone 1973. -
Phymatholitho-Lithothamnietum corallioidis Giaccone 1965.: le specie caratteristiche dell'Associazione sono: Phymatholithon calcareum (come Lithothamnion calcareum), Lithothamnion corallioides (come Lithophyllum solutum).
L'A. include tra le specie caratteristiche anche Arthrocladia villosa, epibionte sulle Rodoliti, che poi trasferisce tra il contingente caratteristico del Cystoseiretum zosteroidis Giaccone 1973.
Secondo Pérès e Picard (1964) questo Aggruppamento è una facies della Biocenosi delle sabbie grossolane e ghiaie fini in correnti di fondo del Detritico costiero, comunemente conosciuta in Atlantico con il nome di Mäerl.
In Mediterraneo l'Associazione, detta comunemente a Melobesie libere, si sviluppa nel Circalitorale, ma può risalire anche nell'Infralitorale.
Ha il suo ambiente favorevole alla base delle falesie in biotopi con correnti di fondo di tipo laminare ad andamento regolare, a profondità di 30-90 metri nel Mediterraneo occidentale e di 80-120 metri nei settori più meridionali ed orientali.Cambiando l'idrodinamismo, la granulometria e l'intensità luminosa si possono avere alcune facies differenziali e/o vicarianze a:
- Peyssonnelia rosa-marina (fango fluido e mobile in correnti turbolenti associate ad eventi di tempesta);
- Lithophyllum racemus (sabbie grossolane e ghiaie fini in correnti turbolenti di fondo);
- Lithothamnion valens (facies a "prâlines" in correnti di fondo laminari e con occasionali picchi di correnti forti);
- Neogoniolithon brassica-florida (come N. notarisii e N. mamillosum), Mesophyllum lichenoides, Lithothamnium fruticulosum auct! (correnti oscillanti e pulsanti in ambienti anche infralitorali con bocche di collegamento con il mare aperto e nei canaloni di intermattes delle praterie a Posidonia oceanica: vedi anche Calvo et al., 1982).
- Gli epibionti vegetali sono documentati per il Mediterraneo occidentale da Augier e Boudouresque (1978) e per quello orientale da Giaccone (1968).
Formazioni di Rodoliti si ritrovano fossili sia nelle rocce sedimentarie del Mesozoico, sia soprattutto in quelle del Terziario e del Quaternario.
Questa Associazione è la più estesa formazione vegetale di substrato mobile del Circalitorale in Mediterraneo, paragonabile per importanza alle praterie ad Angiosperme marine dell'Infralitorale.
Syntaxa di Ordine superiore: substrato roccioso o duro
La vegetazione fotofila sui substrati rocciosi del Mediterraneo è stata inquadrata da Molinier (1958) in un Ordine Cystoseiretalia, in una Alleanza Cystoseirion e in due Associazioni Cystoseiretum strictae e Cystoseiretum crinitae. L'Ordine Cystoseiretalia includeva esclusivamente gli aggruppamenti dell' infralitorale superiore.
Giaccone (1965) introdusse la Classe Cystoseiretea Giaccone 1965 che comprende i popolamenti bentonici su substrato roccioso o su sabbia grossolana mista a ghiaia, caratterizzati da una vegetazione stratificata con alghe brune generalmente in strato elevato.
Successivamente Giaccone, in Giaccone & Bruni (1973), ha ampliato le caratteristiche ecologiche dell'ordine Cystoseiretalia Molinier 1958 includendo in esso tutte le associazioni fotofile dell'infralitorale e del circalitorale. Inoltre Giaccone propose due nuove Alleanze: Sargassion vulgaris Giaccone 1973 e Sargassion hornschuchii Giaccone 1973. Nella prima di queste due Alleanze incluse, oltre alle due Associazioni di Molinier, anche il Cystoseiretum sauvageauanae Giaccone 1973 e nella seconda Alleanza il Cystoseiretum spinosae Giaccone 1973, il Cystoseiretum zosteroidis Giaccone 1973 ed il Cystoseiretum usneoidis Giaccone 1972.
Qui riteniamo valido il Cystoseirion crinitae Molinier 1958, e quindi il Cystoseiretum sauvageauanae viene incluso in questa Alleanza. Il Sargassion vulgaris diviene dunque sinonimo posteriore dell'Allenza di Molinier.
Pertanto, la vegetazione marina dell'infralitorale e del circalitorale su substrato roccioso è inquadrata fitosociologicamente secondo il seguente schema:
- Classe Cystoseiretea Giaccone 1965
Tipo nomenclaturale: Cystoseiretalia Molinier emend. Giaccone 1994.
Car. Classe: Jania rubens, Lithophyllum incrustans, Padina pavonica, Dasycladus vermicularis, Dictyota fasciola v. repens, Laurencia obtusa, Acetabularia acetabulum (come A. mediterranea), Pseudolithoderma adriaticum (come Lithoderma adriaticum), Erythrocystis montagnei (come Ricardia montagnei), Amphiroa rigida, Liagora viscida. -
Ordine Cystoseiretalia Molinier 1958 emend. Giaccone 1994
Tipo nomenclaturale: Cystoseirion crinitae Molinier 1958.
Car. Ord.: Jania rubens, Lithophyllum incrustans, Padina pavonica, Dasycladus vermicularis, Dictyota fasciola v. repens, Laurencia obtusa, Acetabularia acetabulum (come A. mediterranea), Pseudolithoderma adriaticum (come Lithoderma adriaticum), Erythrocystis montagnei (come Ricardia montagnei), Amphiroa rigida, Liagora viscida.
Giaccone (1973), inserendo nell'ordine Cystoseiretalia Molinier 1958 gli aggruppamenti dell'infralitorale inferiore, ha di fatto emendato questo Syntaxon, cambiandone i caratteri ecologici. -
Alleanza Cystoseirion crinitae Molinier 1958
Den orig.: Cystoseirion Molinier 1958.
Tipo nomenclaturale: Cystoseiretum crinitae Molinier 1958.
Car. All.: Jania rubens, Lithophyllum incrustans, Padina pavonica, Dasycladus vermicularis, Dictyota fasciola v. repens, Laurencia obtusa, Acetabularia acetabulum (come A. mediterranea), Pseudolithoderma adriaticum (come Lithoderma adriaticum), Erythrocystis montagnei (come Ricardia montagnei), Amphiroa rigida, Liagora viscida.
Comprende le Associazioni vegetali dell'infralitorale superiore (Cystoseiretum strictae, Dasycladetum vermicularis, Sargassetum vulgaris, Cystoseiretum crinitae, Cystoseiretum sauvageauanae, Cystoseiretum barbatae, Trichosoletum myurae, Herposiphonio-Corallinetum elongatae ecc.). Quest'Alleanza è caratterizzata da un idrodinamismo di tipo multidirezionale (fino ad una profondità di circa 2,5 h) e bidirezionale pendolare con forti oscillazioni; l'intensità luminosa compresa tra il 60% e 15% di quella incidente sulla superficie dell'acqua (Giaccone & Bruni, 1973).
- Alleanza Sargassion hornschuchii Giaccone 1973
Tipo nomenclaturale: Cystoseiretum spinosae Giaccone 1973.
Specie caratteristiche: Sargassum hornschuchii, Codium bursa, Spatoglossum solieri, Zanardinia prototypus, Zonaria tournefortii.
L'Alleanza comprende i Cistoseireti dell'infralitorale inferiore e quelli del circalitorale (Cystoseiretum spinosae, Cystoseiretum zosteroidis, Cystoseiretum usneoidis, Cystoseiretum dubiae). È caratterizzata da idrodinamismo unidirezionale fluente. L'intensità luminosa è compresa tra il 20% e 0,01% di quella incidente alla superficie, la temperatura oscilla mediamente tra 14°C e 16°C.
Syntaxa di ordine superiore della vegetazione sciafila
La vegetazione sciafila del Mediterraneo nel suo complesso è stata inquadrata storicamente da Giaccone (1965), che distinse due Classi: una per l'Infralitorale ed una per il Circalitorale.
- Nella Classe Cystoseiretea Giaccone 1965, nell'Ordine Cystoseiretalia Molinier 1958 e nell'Alleanza Cystoseirion crinitae Molinier 1958, Giaccone incluse lo Schotteretum nicaeensis Berner 1931 (come Petroglosso-Plocamietum Molinier 1958) ed il Flabellio-Peyssonnelietum squamariae Molinier 1958 (come Udoteo-Peyssonnelietum Molinier 1958).
- Nella Classe Lithophylletea Giaccone 1965, nell'Ordine Lithophylletalia Giaccone 1965 e nell'Alleanza Lithophyllion stictaeformis Giaccone 1965 (come Lithophyllion), Giaccone incluse il Lithophyllo-Halimedetum tunae Giaccone 1965 (come Pseudolithophyllo-Halimedetum platidyscae Giaccone 1965) ed il Phymatholitho-Lithothamnietum corallioidis Giaccone 1965 (come Lithothamnio-Lithophylletum soluti Giaccone 1965).
Boudouresque (1971: 117-118), introdusse l'Ordine Rhodymenietalia Boudouresque 1971, includendovi le due Associazioni infralitorali create da Molinier (1958).
Egli però non tenne presente che Giaccone (1965) aveva introdotto una gerarchizzazione sintassonomica differenziata per la vegetazione sciafila distribuita nei due piani del sistema fitale: Infralitorale e Circalitorale.
Di consequenza nel protologo scrisse che l'Ordine da lui introdotto "raggruppa l'insieme dei popolamenti sciafili dell'Infralitorale e del Circalitorale".
Di fatto però le due Associazioni che l'A. incluse in quest'Ordine sono, per sua esplicita affermazione e per la descrizione dei loro Autori, a ripartizione solo infralitorale. Di consequenza è stata emendata formalmente la delimitazione batimetrica di questo Ordine limitandola all'Infralitorale.
Inoltre si indica come tipo nomenclaturale, non indicato dal suo A., l'Alleanza Peyssonnelion squamariae (come Peyssonnelion) Augier e Boudouresque 1975 e per quest'ultimo Syntaxon come tipo nomenclaturale si considera l'Associazione Flabellio-Peyssonnelietum squamariae Molinier 1958.
L'altra Alleanza Schotterion nicaeensis (come Petroglossion) Boudouresque e Cinelli 1971, era stata introdotta per le due Associazioni sciafile di ambiente battuto dell'Infralitorale superiore, da noi considerate nelle pagine precedenti come nomina dubia e ricondotte all'Associazione Schotteretum nicaeensis Berner 1931.
Pertanto anche questa Alleanza risulta emendata, con l'inclusione di altre Associazioni che preciseremo più avanti e con l'introduzione del suo tipo nomenclaturale nello Schotteretum nicaeensis Berner 1931.
Il Peyssonnelion squamariae Augier & Boudouresque 1975 è stato introdotto dagli A.A. per raggruppare due Associazioni, una diffusa nell'Infralitorale inferiore (Udoteo-Aglaothamnietum tripinnati Augier & Boudouresque, 1975, da noi considerata un sinonimo posteriore del Flabellio-Peyssonnelietum squamariae Molinier 1958) e l'altra nel Circalitorale (Rodriguezelletum strafforellii Augier & Boudouresque 1975).
Gli A.A. nel delimitare l'ambito dell'Alleanza non hanno tenuto conto, che per gli Aggruppamenti sciafili del Circalitorale Giaccone (1965) aveva creato l'Alleanza Lithophyllion stictaeformis (come Lithophyllion) Giaccone 1965.
Pertanto si ritiene necessario emendare l'Alleanza di Augier & Boudouresque (1975) riportandola nell'ambito dell'Infralitorale inferiore escludendovi il Rodriguezelletum strafforellii ed includendovi altre Associazioni come preciseremo più avanti.
Con riferimento a quanto esposto e documentato in questo paragrafo ed in quelli precedenti proponiamo per la gerarchizzazione della vegetazione sciafila dell'Infralitorale e del Circalitorale del Mediterraneo il seguente schema:
- Classe Lithophylletea Giaccone 1965 emend. Giaccone 1994.
Tipo nomenclaturale: Ordine Lithophylletalia Giaccone 1965.
Car. Classe: Lithophyllum stictaeforme, Peyssonnelia rubra, Peyssonnelia inamoena (al tempo non distinta da P. rubra).
La Classe comprende la vegetazione sciafila e di sottostrato dell'Infralitorale e del Circalitorale sia di substrato duro che di substrato mobile, in differenti gradienti di luce, temperatura, idrodinamismo, nutrienti. Nell'emendamento si precisa il tipo nomenclaturale, si indicano le specie caratteristiche e vi si include l'Ordine Rhodymenietalia. Pertanto la Classe emendata comprende i due ordini seguenti: -
I. Ordine Rhodymenietalia Boudouresque 1971 emend. Giaccone 1994.
Tipo nomenclaturale: Alleanza Peyssonnelion squamariae Augier & Boudouresque 1975 emend. Giaccone.
Car. Ord.: Phyllophora crispa, Valonia macrophysa, Botryocladia botryoides, Mesophyllum lichenoides, Cutleria chilosa, Eupogodon planus, Nereia filiformis.
L'Ordine comprende gli Aggruppamenti sciafili dell'Infralitorale in differenti condizioni idrodinamiche ed inquadrati nelle due Alleanze di seguito caratterizzate. L'emendamento consiste nel restringerne i limiti batimetrici all'Infralitorale, quelli sintassonomici alle Associazioni incluse nelle due Alleanze sotto delimitate e nell'indicare il tipo nomenclaturale e le specie caratteristiche secondo le norme del C.N.F. -
I,1 - Alleanza Schotterion nicaeensis Boudouresque & Cinelli 1971 emend. Giaccone 1994.
Den Orig.: Petroglossion Boudouresque & Cinelli 1971
Tipo nomenclaturale: Schotteretum nicaeensis Berner 1931.
Car. All.: Lomentaria articulata, Cruoria cruoriaeformis (come Cruoria purpurea e Contarinia cruoriaeformis), Lomentaria clavellosa (come Chylocladia clavellosa), Halurus flosculosus.
L'Alleanza comprende le Associazioni sciafile dell'Infralitorale in differenti condizioni idrodinamiche di tipo sia multidirezionale che bidirezionale ed in acque sia oligotrofiche che eutrofiche. Le specie indicate come caratteristiche sono incluse nel tipo nomenclaturale su indicato. Comprende le Associazioni sciafile di seguito riportate: - Schotteretum nicaeensis Berner 1931
- Rhodymenietum ardissonei Pignatti 1962
- Pterothamnio-Compsothamnietum thuyoidis Boudouresque, Belsher & Marcot-Coqueugniot 1997.
-
I, 2 Alleanza: Peyssonnelion squamariae Augier & Boudouresque 1975 emend. Giaccone 1994.
Den. orig.: Peyssonnelion Augier & Boudouresque 1975.
Tipo nomenclaturale: Flabellio-Peyssonnelietum squamariae Molinier 1958.
Car. All.: le stesse specie indicate sopra come caratteristiche dell'Ordine Rhodymenietalia.
L'Alleanza comprende le Associazioni sciafile dell'Infralitorale in condizioni di idrodinamismo unidirezionale più o meno oscillante, originate dal moto ondoso. La temperatura è ancora sensibilmente influenzata dal periodismo stagionale. Alcune delle Associazioni elencate possono ritrovarsi impoverite nel sottostrato di Angiosperme e Fucoficee. Vi includiamo le seguenti Associazioni sciafile:
- Flabellio-Peyssonnelietum squamariae Molinier 1958
- Osmundarietosum volubilis Serio & Pizzuto 1992
- Halymenietum floresiae Giaccone & Pignatti 1967
- Rhodymenio-Codietum vermilarae Ballesteros 1989
- Le specie indicate come caratteristiche sono comuni all'Ordine Rhodymenietalia e si ritrovano nel tipo nomenclaturale sopra indicato.
-
II. Ordine Lithophylletalia Giaccone 1965.
Tipo nomenclaturale: Alleanza Lithophyllion stictaeformis Giaccone 1965.
Car. Ord.: Halimeda tuna, Peyssonnelia polymorpha, P. rosa-marina, Rhodymenia pseudopalmata, Polysiphonia sanguinea.
L'Ordine comprende le Associazioni sciafile del Circalitorale sia su substrato duro che mobile, in ambienti calmi o in presenza di correnti di fondo laminari e turbolente di varia intensità. L'Autore ne completa qui la caratterizzazione indicando formalmente il tipo nomenclaturale e le specie caratteristiche. Vi è compresa la seguente Alleanza: -
II,1 - Alleanza: Lithophyllion stictaeformis Giaccone 1965.
Den. orig.: Lithophyllion Giaccone 1965.
Tipo nomenclaturale: Lithophyllo-Halimedetum tunae Giaccone 1965.
Car. All.: le specie caratteristiche sono comuni all'Ordine Lithophylletalia.
L'Alleanza comprende le Associazioni sciafile del Circalitorale di substrato duro e mobile in condizioni di luminosità prevalentemente diffusa e di temperatura costante o scarsamente influenzata dal periodismo stagionale. L'ambiente può essere calmo o interessato da idrodinamismo laminare o turbolento.
Vi includiamo le seguenti Associazioni:
- Lithophyllo-Halimedetum tunae Giaccone 1965;
- Phymatholitho-Lithothamnietum corallioidis Giaccone 1965;
- Rodriguezelletum strafforellii Augier & Boudouresque 1975.
- L'inclusione di quest'ultima Associazione, è da considerare come emendamento di Giaccone all'originario inquadramento di Augier & Boudouresque (1975) nell'Ordine Rhodymenietalia e nell'Alleanza Peyssonnelion squamariae.
LISTA DELLE BIOCENOSI MEDITERRANEE
Consultabili al sito Paleopolis.
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- Aggruppamenti del piano mesolitorale
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BIBLIOGRAFIA
- Ecologia - Città Studi Edizioni
- Ardizzione G. D., 1992 - Cartografi a bentonica con sistemi video controllati a distanza. Oebalia, suppl. 17: 441-452
- Pérès J. M., 1982 - Major Benthic Assemblages. Cap. 8. In Marine Ecology, A Comprehensive, Integrated Treatise on Life in Oceans and Coastal Waters. Vol. 5, parte 1: 373-522.
- Domestico Rosa - Le biocenosi marine. Disponibile online. Biocenosi marine.
- Pérès J. M. e J. Picard, 1964 - Nouveau Manuel de Bionomie Benthique de la Mer Mediterranée. Recueil des Travaux de la Station Marine d’Endoume, Bull. N. 31, fasc. n. 47: 5-137.
- Presutti T., 2001 – Indagini preliminari sulla conoscenza dello zoobenthos del Parco Naturale di Monte San Bartolo- Tesi di laurea Università di Urbino.
- Relini et al. - Descrizione delle biocenosi marine costiere
- Scaccini A., 1967 - Dati preliminari sulle zoocenosi bentoniche e sulla biomassa in una zona dell’alto e medio Adriatico. Note Lab. Biol. Mar. Pesca Fano, 2.
- Appunti di botanica, Università di Catania. Disponibili on line.
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