BiologiaMarina.eu.

 

 

 

   

Cod Art 0320 | Rev 00 | Data 10 Ago 2010 | Autore: Alberto d'Este

CROCIERA ALLE FARASAN BANKS (con fotogallery)

La crociera alla Farasan l’ho desiderata immediatamente, subito dopo aver visto alcune foto di squali martello, gorgonie giganti, alcionari di una bellezza mozza fiato, in barca alle Maldive. Era il 26 agosto 2008, durante la bagnatissima crociera sulla Moonima. Gli scatti di Giovanni, capogruppo di questo club di Milano, mi avevano colpito così tanto da convincere immediatamente Giacomo a prenotare senza indugio. Forse è proprio questa la delusione maggiore; desiderare e sognare una vacanza e poi risvegliarsi in una realtà che non ti aspetti. E’ proprio così, la realtà da me vissuta alle Farasan non è quella vista nelle magnifiche foto di Giovanni. Ti aspetteresti una presenza di pesce, soprattutto pelagico, molto superiore ed anche avvistamenti continui di martelli, grigi e via dicendo. Consideriamo che in Arabia Saudita (le Farasan sono situate in questo stato) è proibito tutto, le barche sono solo due, quindi ci si aspetterebbe di vedere più pesce. Invece no, anzi, non incontri nessuno sia sopra sia sotto. Si può dire che gli avvistamenti che ti aspetti non corrispondono con la realtà del luogo che, in ogni caso, rimane affascinante e bello per la cromaticità dei colori del corallo molle o duro.

Una premessa è d’obbligo per serietà intellettuale di chi scrive: in questa vacanza è andato tutto storto, dal ritardo con il quale la Veena è arrivata in porto, alle condizioni del mare e delle correnti. Ogni tentativo del responsabile dell’imbarcazione, Massimo, cozzava contro una sfortuna biblica: mancava soltanto che un redivivo Mosè aprisse nuovamente il Mar Rosso! E poi il tempo a disposizione è troppo poco, si parte il venerdì pomeriggio, si arriva a tardissima sera (in sostanza all’inizio del sabato), si parte per le Farasan Banks e la navigazione dura 10/12 ore, eppoi si inizia ad immergersi fino al mercoledì successivo, giovedì si inizia il lento rimpatrio: sostanza rimangono 5 giorni, troppo pochi!

Bene, detto questo, non pensiate che le immersioni siano una ciofeca, s’intende, dipende molto dalle condizioni del mare e dalle correnti (a volte di una forza indescrivibile). Ritengo che il posto sia per subacquei esperti, tenuto conto delle profondità che si raggiungono e delle correnti anche molto forti. Inoltre ritengo di non aver visto le “effettive Farasan”, in quanto i ritardi accumulati qui e la ci hanno impedito di scendere più a sud dove, mi dicono, i fondali erano ancora più ricchi e belli. Se posso comunque paragonare i fondali delle Farasan lo farei con quelli del Sudan sia morfologicamente che come presenza di specie. Le Farasan sono un arcipelago costituito da un vasto banco corallino, disseminate qui e la si trovano molte isole e isolotti, nonché reef affioranti dal nulla. Il tutto si estende dal sud di Jeddha fino alle coste dello Yemen. Dalla barca questi isolotti ricordano molto gli atolli maldiviani, il mare è cristallino e variopinto, le spiagge bianche, la rada vegetazione però contrasta con quella lussureggiante degli atolli maldiviani. Il paesaggio è certamente duro, alcune isole sono dei veri e propri musei di fossili marini, essendo composte quasi esclusivamente da reef emerso la notte dei tempi; però a suo modo infonde un fascino indiscutibile. Incredibile contrasto di colori, rotto dal volo di qualche falco pescatore, unico ed incontrastato abitante di questi isolotti.
E’ con l’amaro in bocca che scrivo questo resoconto, perché sono certo che le Farasan che ho visto e vissuto in questa breve crociera non sono quelle vere, è impossibile! Quelle esplosioni di colori e di vita che ritenevo di vedere, se il mare vorrà, le vedrò in un'altra vacanza, perché il mare scandisce le nostre vite, la nostra passione per le immersioni, il nostro gusto di scoprire nuovi posti, nuovi fondali. La certezza mi viene data dai fondali visti l’ultimo giorno di permanenza (sei immersioni compresa la notturna) solo quei pinnacoli straripanti di alcionari e coralli coloratissimi valgono indubbiamente una vacanza. Dimenticavo: notturne da panico…. Bellissime! Spero di trasmettervi attraverso alcune foto le stesse emozioni che ho provato io! Dopo anni ho rivisto una ballerina spagnola (Hexabranchus sanguineus) le cui dimensioni erano a dir poco esagerate! Non sono riuscito a fotografarla intera (60mm macro) mi ci voleva il grandangolo.
Alcune notizie: la barca è bella e comoda (M/Y Veena) una bella barca da sub, molto confortevole, equipaggio all’altezza, cucina molto apprezzata. Le crociere sono organizzate da “La Compagnia del mar Rosso”, serio tour operator in attività dal 1980 e da cinque anni presente in Arabia, specializzato in viaggi in Mar Rosso; particolarmente apprezzata dal sottoscritto la gestione del dopo crociera (www.mar-rosso.it). La barca ospita una ventina di sub, la zona poppiera è comoda e favorisce le operazioni di vestizione e stivaggio delle attrezzature; il personale è molto attento ad aiutare e preparare il tutto per la successiva immersione. Ci sono due gommoni di appoggio, le bombole sono da 11 litri in alluminio, mentre con un piccolo sovraprezzo si può avere il 15 litri in acciaio. Lo stesso dicasi per il Nitrox. Attacchi internazionali e adattatore obbligatorio. Una muta da 5mm è l’ideale per immersioni in relax, direi che un sotto mutino o un maglioncino ci sta bene, l’acqua a marzo varia tra i 26 e i 28 gradi. Un particolare piacere è stato ritrovare Stefano della Macanà Maldive, il quale ha condiviso con la Pollisportiva l’avventura alle Farasan e non sarà di certo l’ultima. Adesso un po’ di foto…

La FotoGallery completa da Farasan Banks

ARTICOLI CORRELATI

Alberto d'Este ha scritto anche: