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Cod Art 14bis | Rev 00 | Data 06 Nov 2006 | Autore Pierfederici Giovanni

 

(Definizione tratta da: Fabio Converio: "Il restauro ambientale della duna in un'area costiera antropizzata: Focene. Studio preliminare." Università degli Studi La Sapienza Roma 1, relatori Prof. Anna Testi e dott. Giuliano Fanelli, cattedra di Ecologia, Dipartimento di Biologia Vegetale, 28 maggio 2004. LA TESI NELLA VERSIONE INTEGRALE E' DISPONIBILE AL SITO DEL WWF ITALIA http://www.wwf.it/.

BLOW OUT DUNE

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Blow out (Blow-out dune) di dimensioni rilevanti, a nord di Benton Harbor, MICHIGAN (21 giugno 1966). Notare anche la presenza di dune paraboliche di notevoli dimensioni (spiegazione nel testo). FONTE: http://www.geology.wisc.edu/~maher/air/air09.htm.

A volte la continuità di un cordone dunale attivo è interrotta dalla presenza di blowouts. Questi interrompono la continuità della copertura, creando aperture attraverso il cordone dunale e dando origine a lobi di sabbia “barcanoidi” protesi verso terra. I blowouts iniziano dove il potenziale di erosione eolica è cresciuto, in seguito alla riduzione della copertura vegetale. I lobi di sabbia si presentano non vegetati e sono indicativi di una perturbazione degli equilibri che regolano la formazione delle dune costiere: il loro incremento comporta una progressiva distruzione dei cordoni costieri ed una conseguente migrazione della sabbia verso l’interno, con gravi rischi per l’ambiente naturale. Ovviamente le dimensioni dei blowouts sono proporzionali a quelle del cordone dunale: possono essere molto grandi sulle coste atlantiche, sono più piccoli in Italia.Ciononostante producono gravi danni, consentendo la perdita verso l’interno di ingenti quantitativi di sabbia, in genere in prossimità degli attraversamenti pedonali e innescando processi erosivi sempre più gravi nei tratti dunali adiacenti per l’”effetto fluido”: il vento incanalandosi aumenta la sua velocità e conseguentemente la sua forza erosiva. Questa sabbia va spesso a sommergere la macchia mediterranea (che non possiede adattamenti specifici contro la sommersione, come invece hanno le piante erbacee psammofile della duna mobile) o ad invadere parcheggi e strade

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