BiologiaMarina.eu

 

 



NUOVO ARCHIVIO NEWS

 

06 FEBBRAIO 2014

BUFALE E SVARIONI DELLA STAMPA ITALIANA: L'ANGUILLA DI DT CUCINA
Un lettore ci ha segnalato un articolo dedicato all'anguilla pubblicato sul numero di DT Cucina di questa settimana. Relativamente alla diffusione dell'anguilla, è scritto:

"Si trova comunemente nel Mediterraneo e acque dolci afferenti. In Italia sono particolarmente diffuse nel delta del Po, quindi nelle lagune Venete e di Comacchio e negli stagni della Sardegna. L’Italia è il principale produttore europeo di anguilla. Atlantico orientale e acque dolci afferenti: specie molto comune, presente dal Mar Bianco e dall’ Islanda fino al Marocco settentrionale"

Si tratta più che altro del classico errore riportato su molti testi, in particolare guide dedicate al riconoscimento delle specie ittiche, che continuano ad essere pubblicate senza essere aggiornate. In effetti molte guide pubblicate da alcuni editori italiane sono ormai decisamente obsolete, alcune citano addirittura delle fonti bibliografiche che risalgono agli anni '50 del secolo scorso. Ma il mondo, nel frattempo, è cambiato. La povera anguilla è ormai scomparsa completamente dalla maggior parte dei fiumi italiani. Molti fiumi dell'Abruzzo, delle Marche, dell'Emilia Romagna e del Veneto un tempo brulicavano di anguille, ora questa specie è completamente scomparsa. Le ragioni? Una soltanto. Come è noto, i maschi delle anguille non risalgono i fiumi se non per brevissimi tratti e preferiscono le acque salmastre. Le femmine invece risalgono la corrente dei corsi d'acqua piccoli e grandi per stabilirsi in zone anche molto lontate dal mare (acquitrini, laghi, meandri abbandonati ecc..). Oggi molti di questi ambienti non esistono più, quelli esistenti sono compromessi e inadatti alla vita delle anguille; non esistono più luoghi di acqua dolce sicuri per la vita delle anguille che, come è noto, possono tornare verso il mare per accopppiarsi con i maschi (che oggi non trovano più), teoricamente rimasti romanticamente ad attenderle alla foce dei fiumi, anche dopo 10 o 15 anni. Dopo l'accoppiamento le angulle tornano verso la loro lontanissima casa, a 7.000 Km di distanza nelle profonde acque del mar dei Sargassi. Ma anche qui gli ostacoli sono innumerevoli e l'uomo svolge sempre il peggiore dei ruoli. Se un tempo l'anguilla poteva contare sul fattore numerico, oggi la statistica non è più dalla sua parte. Nel 2009 l'anguilla venne inserita tra le specie protette dalla Convenzione di Washington (C.I.T.E.S). Il Reg CE 318/2008 del 31/03/ 2008 che modifica il Reg CE n. 338/97 del Consiglio relativo alla Protezione di Specie della Flora e della Fauna Selvatica mediante il controllo del loro commercio, prescrive che l'Anguilla anguilla (la cd anguilla europe a) dal 13 marzo 2009 entri a far parte degli esemplari protetti e regolamentati dalla Convenzione di Washington (C.I.T.E.S).
L'Anguilla anguilla viene così ad affiancare altri pesci come lo storione (Acipenseridae) e molluschi come il dattero di mare (Lithophaga lithopaga) già inseriti nella Convenzione da numerosi anni e presenti nei menù di numerosi esercizi di ristorazione.

Lo specimen è stato incluso nell'appendice II della Convezione o nell'Allegato A del reg CE 318/2008 e le norme C.I.T.E.S era previsto da quest'ultimo che entrassero in vigore 18 mesi dopo il 13 Settembre 2007. Ciò significa che potrà comunque essere commercializzata, ma l'esemplare (vivo o morto o parti dello stesso ) dovrà essere scortato da documentazione che attesti l'origine legale dello stesso, come prescritto dall'art. 2 della L. 150/92 e succ mod.

Sono passati alcuni anni da quanto l'anguilla è stata inserita tra le specie protette della C.I.T.E.S, nonostante questo la sua situazione è ancora critica ed è elevato il rischio di estinzione. Altro che specie molto comune e diffusa...DTCucina, bocciato.


AGGIUNGI UN COMMENTO [Gentile utente, puoi manifestare liberamente la tua opinione all'interno di questo thread. Ricorda che la pubblicazione dei commenti è sospesa al di fuori del consueto orario lavorativo; il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500, se superi questo limite il tuo intervento sarà annullato. Solo i commenti provenienti da utenti verificati andranno direttamente online, quelli non verificati vedranno i propri messaggi sostare in pre moderazione per pochi minuti. Inoltre, è necessario attenersi alla Policy di utilizzo del sito: evita gli insulti, le accuse senza fondamento e mantieniti in topic. Grazie. BiologiaMarina.eu].

comments powered by Disqus

 

SITOGRAFIA