EVENTI: ANTEPRIMA BLACKFISH, MILANO 8 NOVEMBRE 2013
L'8 novembre scorso è stato proiettato a Milano, in anteprima nazionale, il film-documentario BlackFish. Alla proiezione era presente Samantha Berg, ex addestratrice dell'orca Tilikum, del SeaWorld di Orlando.
La serata è cominciata con gli interventi della LAV e di MareVivo che, come molti sapranno gia, sono fortemente impegnati per far cessare ogni tipo di attività nei delfinari italiani. Per questo hanno presentato il loro progetto per rieducare alla libertà gli esemplari precedentemente prelevati in natura (per quelli nati in cattività non ci sono speranze). Tale progetto consiste nella realizzazione di un sea-pen, un "recinto" in mare dove piano piano si accoglieranno tutti i cetaei che risiedono nei delfinari italiani per poi essere rilasciarli in mare, dopo una fase di adattamento più o meno lungo.
Si è discusso, brevemente, anche del sequestro del delfinario di Rimini; ora, i cetacei, sottoposti in passato a cure farmacologihe non proprio convenzionali, sono in una vasca più grande a Genova. Pur essendo ancora confinati, non dovranno comunque affrontare più lo stress delle esibizioni.
Il film, preceduto dallo spot della campagna di MareVivo, sottolinea da subito gli anni di bugie, di falsità, di menzogne e di intrighi, che SeaWorld ha propinato e propina tutt'oggi sia al pubblico che ai propri addestratori. La Berg ha testimoniato e riportato le stesse cose dal palco. Gli addestratori vengono indottrinati a ripetere le stesse cose: "le orche sono felici, hanno le cure migliori, sono come una famiglia". Ma queste frasi contrastano palesemente con le immagini che mostrano il momento in cui delle piccole orche vengono sottratte al pod di appartenenza, tra le grida di dolore delle madri che assitono impotenti alla cattura dei loro piccoli. Le stesse grida risuonano in sala quando vengono mostrate le immagini della separazione dei piccoli di soli 3 anni nati in cattività, o quando gli esemplari vengono spostati da un centro SeaWorld ad un altro.
Anche l'orca Tilikum, negli anni '80, è stata sottratta al suo pod, e sembra che in sua difesa siano intervenute diverse orche femmina, le quali sono morte durante le fasi della cattura. Tilikum poi, di addestratori ne ha uccisi tre.
Due immagini della Berg: a sinistra sul palco insieme al presidente della LAV, a destra con Nortarbartolo di Sciara.
Le "orche felici" confinate nelle piscine a vetri rappresentano una enorme rete dell'inganno all'interno della quale sono finiti moltissimi (ora ex) addestratori che quasi si vergognano della loro esperienza passata. Per loro è stato difficilissimo abbandonare le orche e la professione, ma non esistono alternative quando si comprende che l'orca è una mera proprietà di SeaWorld e serve unicamente a generare profitto. È in questo momento che occorre spezzare il legame con le orche e con i loro "padroni" del SeaWorld.
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