TOTANI GIGANTI SPIAGGIATI IN CALABRIA E IN SICILIA
Un amico calabrese, Antonio Galloro, ci ha segnalato, qualche giorno fa, la presenza di grandi totani (Todarodes sagittatus, Lamarck, 1798) lungo il litorale della provincia di Vibo Valentia, nei pressi di Pizzo Calabro, Vibo Marina e Tropea. Qualche giorno prima di tale segnalazione, che risale alla metà di giugno, erano stati segnalati altri totani di grandi dimensioni lungo il litorale messinese.
Dunque ancora una volta arrivano notizie di spiaggiamenti in un tratto di mare che, come è noto, è spesso interessato da ritrovamenti di animali di profondità oppure dalle dimensioni insolite. Infatti un esemplare di totano rinvenuto nel messinese, misurava ben 90 cm.
Degli esemplari ritrovati in Sicilia non abbiamo nessuna immagine, mentre di quelli rinvenuti in Calabria
abbiamo alcune immagini di Francesco Cultrera, che le ha gentilmente concesse a noi di BiologiaMarina.eu. L'amico Galloro ci ha informato che gli esemplari rinvenuti nella provincia di Vibo Valentia pesavano tra i 7 e i 12 Kg.
Non si hanno notizie accurate sulle cause dello spiaggiamento; tutti gli esemplari erano in ottime condizioni di conservazione, dunque senza accurate analisi di laboratorio è impossibile giungere a delle conclusioni, ma possiamo formulare alcune ipotesi, basate su eventi simili gia verificatesi in passato. La zona è soggetta a fenomeni vulcanici e di emissione di gas magmatici, oltre a fenomeni di up-welling. Forse alcuni di questi eventi hanno contribuito alla morte e al successivo spiaggiamento degli esemplari di totano.
La zona dello Stretto è studiata da tempo, non è raro infatti rinvenire specie di profondità, portate in superficie da correnti marine ascensionali (up-welling), che a volte possono essere più intense e, dunque, creare le condizioni per massivi spiaggiamenti di fauna abissale.
In altri casi, l'attività vulcanica sottomarina
è responsabile della morte di un gran numero di animali marini. Repentine variazioni della temperatura dell'acqua e soprattutto, l'esalazione di gas tossici potrebbe aver contribuito, anche in questo caso, alla morte degli sfortunati animali.
Il totano (Todarodes sagittatus), è un cefalopode appartenente alla famiglia Ommastrephidae. Ha un caratteristico corpo cilindrico, allungato, con le natatoie che si inseriscono nella seconda metà del corpo, senza mai oltrepassarla, che conferiscono all'animale la caratteristica forma romboidale. Tipicamente si presenta rossastro, rosso bruno o violaceo, mentre la parte ventrale è spesso più chiara.
Le otto braccia sono provviste di 2 file di ventose peduncolate, mentre quelle prensili, clavate,
le ventose sono disposte su quattro file.
Seppur molti testi riportano le dimensione massime comprese tra 70 - 75 cm., le forme di profondità possono raggiungere il metro e i 13 - 15 Kg di peso.
La specie vive su fondali sabbiosi e fangosi, sino a 800 metri di profondità.
Il nome Todarodes deriva dal greco teutis, che significa 'seppia'; sagittatus significa 'freccia, saetta'. Nella lingua anglosassone il totano è noto come flying squid, perchè tende a saettare fuori dall'acqua.
Ringraziamo Antonio Galloro per la segnalazione e Francesco Cultrera per le immagini.
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