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Cod Art 0296 | Rev 01 del 26 Mag 2010 - 02 del 26 Mar 2013| Data 21 Mag 2010 | Autore Ottavio Luoni

 

   

 

GLI SCAFOPODI

Dentalium

Sopra, Dentalium agile

Questi organismi, esclusivamente marini, sono differenti da tutti gli altri molluschi conosciuti, e quindi sono sono stati classificati in una classe a sè stante, anche se la presenza di alcuni caratteri, quali la forma del sacco dei visceri, la presenza di una radula distinta, le gonadi pari e per altri caratteri particolari minori, li avvicinano sommariamente all'ordine dei più comuni Gasteropodi. Gli Scafopodi presentano conchiglie tubolari, per lo più a zanna di elefante, leggermente incurvate, aperte su entrambi le estremità, di colore bianco-avorio, a volte con tonalità rossicce, lisce, striate o solcate, e sono costituite per la maggior parte da aragonite. Le loro dimensioni sono comprese tra 1 - 2 cm. sino a 10 - 15 cm. di lunghezza. La conchiglia come ho citato prima è aperta in entrambi le estremità con il piede trilobo scavatore che fuoriesce dall'apertura anteriore (il lobo mediano ricorda vagamente nella sua forma la prua di una nave, e per questo motivo furono chiamati Scafopodi). Dall'apertura posteriore entra l'acqua, grazie alla contrazione del mantello. La conchiglia si forma da due valve visibili durante la fase larvale, che successivamente si salda a formare una struttura unica.

Il corpo dell'animale, a simmetria bilaterale, è piccolo e anatomicamente non è presenta una vera e propria testa, ma è fornito solo di un'apertura boccale che si apre alla sommità di una corta protuberanza posta in prossimità del piede. Intorno all'apertura boccale vi si trovano una serie di tentacoli regolari filiformi e prensili, questi ultimi funzionano anche come organi sensoriali e vengono distesi sul fondo marino pronti a catturare protozoi, foramminiferi ed altri microscopici organismi di cui questi animali si nutrono. Sono strutture uniche degli Scafopodi, e prendono il nome di captacoli. Il margine anteriore del mantello è deputata alla secrezione della conchiglia, anche se vi partecipano l'epitelio del mantello e le pareti del corpo. La parte posteriore del mantello è detta pavilion e la superficie interna di quest'ultimo dispone di alcune cellule sensoriali.

Scafopode tipico

Scafopode. Figura tratta da Conchiglie del Mediterraneo, Fabbri Editore

Il loro sistema digerente consiste in un breve esofago e di un intestino ripiegato che si apre nella cavità mantellare vicino al piede, il loro sistema circolatorio è molto primitivo, con un semplice cuore pulsante, privo di atri, e un sistema vascolare regredito. L'epitelio del pericardio consta di cellule dette podociti il cui compito è quello di filtrare il sangue. L'emolinfa è priva di pigmenti respiratori Non presentano branchie ma respirano direttamente attraverso l'intera superficie corporea (respirazione cutanea). Precisamente il mantello e le pareti del corpo dispongono di bande ciliate riccamente vascolarizzate atte a favorire gli scambi gassosi. I nefridi, due in tutto, hanno perso il collegamento con la cavità pericardica, quindi il nefrostoma è chiuso. Quello di destra funge da gonodottola, infatti la riproduzione avviene tramite fecondazione esterna grazie ad un poro renale a sua volta connesso con un altro poro posto vicino al bulbo anale. Quest'ultimo, anteriormente presenta una serie di bande, che possono essere poco numerose oppure anche più di trenta. Gli Scafopodi sono privi dell'osfradio. I sessi sono separati, ma si conoscono due specie ermafrodite. Il loro periodo di riproduzione va da Marzo a Maggio.

Le larve degli Scafopodi sono delle stenocalimme, forme intermedie tra la pericalimma e la trocofora (una specie di piccolo sacco formato dal mantello, nel quale sono racchiusi tutti gli organi interni o per lo meno i primitivi abbozzi di essi. Ad una estremità del sacco si trova una corona di ciglia vibratili, utilizzati per il loro movimento; la conchiglia a questo stadio è assai ridotta e non è ancora abilitata a contenere e proteggere le parti molli dell'organismo; dopo questa fase la larva si evolverà nello stadio successivo di sviluppo chiamata veliger).

Anatomia Scafopode

Sopra, anatomia interna semplificata di uno Scafopode tipico. E' illustrato anche il primitivo sistema nervoso dell'animale. Fonte: Multicellular animals, 1983

I loro nemici naturali sono rappresentati da Gasteropodi predatori, come per esempio le Naticacea, ma sono altresì predati anche da stelle marine e da alcuni pesci bentonici.

ECOLOGIA

Gli Scafopodi sono animali tipicamente bentonici, di fondi molli, che si muovono scavando nel substrato allungando e ritraendo il loro piede; sono presenti in tutti i mari e vivono ad una profondità massima di 7000 mt (fossa della Sunda, Knudsen, 1964).
Sono conosciuti casi di simbiosi e commensalismo, soprattutto con batteri che vivono nella cavità del mantello. E' nota un' associazione con alghe del genere Hyella. Ben conosciuti i casi di mutualismo con l'anemone Anthosactis nomados (White, Wakefield Pagels, and Fautin, 1999), che si attacca nella regione a maggior concavità della conchiglia, e quello con Heterocyathus japonicus (Verrill, 1866) , che invece preferisce attaccarsi alla parte apicale della conchiglia di Fissidentalium vernedei.
Sono noti anche casi di parassitismo da parte di un Platelminta, Ptychogonimus sp., trovato nel sangue e nelle gonadi della specie Minchinia dentali.
Alcuni paguri, come Pagurus imafukui (McLaughlin & Konishi, 1994), hanno una particolare predilizione per le conchiglie degli Scafopodi.

Anthosactis nomados

Anthosactis nomados sulla conchiglia di uno Scafopode (freccia bianca). Notare come sia dislocato nella posizione a maggior concavità della conchiglia. Fonte White T. R., Wakefield Pagels A. K., and Fautin D. G., 1999

Il gruppo dei Scafopodi è molto antico, infatti essi apparvero già nell'era Paleozoica e più precisamente nell'Ordoviciano (490 - 435 M anni fa), poi nell'era successiva Cenozoica o Terziaria, il gruppo subì un incremento notevole con molte specie. Attualmente sono in declino, comprendendo infatti solo poche specie, anche se quasi tutte con un enorme numero di individui.

A volte i loro gusci si rinvengono sulle spiagge e sugli arenili ove vengono depositate dal moto ondoso, suscitando curiosità e meraviglia per la forma anomala e particolare della loro conchiglia.

CLASSIFICAZIONE

Il numero delle specie di Scafopodi è incerto, da 350 a 500 specie secondo fonti diverse. C'è accordo sul numero dei generi, circa 46. Le specie fossili sono circa 500 appertenenti a 12 generi. Ovviamente la sistematica necessita ancora di molto lavoro, e si spera che la filogenesi molecolare possa aiutare i ricercatori che si occupano di tassonomia. Circa 20 specie sono segnalate anche nel Mediterraneo. Si dividono in due grosse famiglie: i Dentalidi e gli Sifonodentali.

La più importante di queste, quella dei Dentalidi, è composta dalle specie più abbondanti e di maggiori dimensioni come i Dentalium; fatto curioso alcuni tra questi possono vivere anche in acque molto fredde, come per esempio il Dentalium pretiosum che si ritrova persino nelle gelide acque dell'Alaska.

I Sifonodentalidi presentano invece una conchiglia con forme più cilindriche e notevolmente più piccole, il loro piede è lungo e la sua estremità può espandersi sino a formare un disco terminale. Una delle specie più comune di questo gruppo è il Siphonodentalium lobatum che è abbastanza comune nelle acque dell'Oceano Atlantico.

In Mediterraneo sono presenti alcune specie curiose, come Entalina tetragona (Brocchi, 1814), la cui sezione conchigliare è a forma di pentagono, e le specie dei generi Cadulus e Dischides che presentano un rigonfiamento arrotondato della conchiglia nella regione apicale.

UTILIZZI

I  Dentalium erano molto utilizzati dalle tribù amerindie del Nord Pacifico, come importanti oggetti di scambio o come oggetti ornamentali. Erano apprezzate per il color bianco latte e per la loro durezza. Le conchiglie più piccole erano in genere utilizzate per realizzare ornamenti, le più grandi per ornamenti appartenenti a pesonaggi di alto rango. Spesso erano scambiate con le popolazione amerindie dell’alta California (ora estinte), che ne disponevano in gran numero.
Gli indiani Yurok della California indicavano i Dentalium con il termine “tsik” oppure “otl we-tsik”, e sembra che i significati attribuiti fossero più di uno. Nel commercio il termine indicava la “moneta di scambio”, ma accanto a questo vi erano anche altri significati legati alla mitologia. Il Dentalium è frequentemente personificato e Pelin_Tsik o Grande Dentalium, una figura umana della mitologia amerindia, ma in alcune versioni indica il Creatore di tutte le cose. Queste popolazioni usavano abitualmente anche altre conchiglie come Haliotis (prelevata in abbondanza presso Capo Mendocino) e quelle di altri generi.

Misuratore di ricchezza

Misuratore di ricchezza. All'interno, i preziosi Dentalium. Immagine tratta da Native American Civilizations di Andy Mathis, Marion Wood

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Ma i Dentalium sono famosi soprattutto perchè utilizzati per la costruzione dei Wampum, o Sewan, che erano delle cinture utilizzate come oggetto rituale e religioso e spesso scambiato come testimonianza e vincolo, durante la stipula di trattati o per ricordare avvenimenti storici. Anche se originariamente il termine indicava le solo le larghe cinture, è invalsa l'abitudine di definire in wampum anche altri capi d'abbigliamento o ornamento (collane, bracciali, cavigliere ecc.), creati utilizzando la medesima tecnica. Un wampum è generalmente formato da trentotto strisce unite tra loro, la parte centrale ha la forma di un cuore con due quadrati bianchi per ogni lato che sono collegati al cuore mediante una linea formata da conchiglie bianche, che simboleggiavano l'unità delle Cinque - Nazioni che originariamente avevano dato origine alla Confederazione Irochese.
Il Wampum dei nativi americani del Nord - Est è molto meno conosciuto in Europa del Calumet della pace o del Tomahawk (ascia di guerra).
Tra le tribù Irochesi, i Wampum erano fatti unendo rondelle di setola di porcospino in modo da formare un mosaïco, con decorazioni di perline ricavate da conchiglie fluviali (da cui deriverebbe il termine « wampum » che originariamente indicava le conchiglie, ma altre fonti indicano l'origine dal termine algonchino wampumpeag = striscia bianca ).
Gli ambasciatori li portavano come segno di riconoscimento, e queste cinture assumevano allora il valore degli antichi caducei. Quando i «Bianchi» arrivarono nel continente nord-americano realizzarono rapidamente quale fosse l'importanza che questi oggetti avevano per gli amerindi. Mentre i nativi non li utilizzavano come moneta, i coloni si servirono spesso di wampum come metodo di pagamento e giunsero anche a realizzare cinture Wampum utilizzando perline di porcellana che avevano fatto arrivare dall'Europea.
(Fonte ultima parte: )

Nativo Nativo americano con Wampum

BIBLIOGRAFIA