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Cod Art 153bis | Rev 01 del 16 Giu 2010| Data 08 Mag 2009 | Autori --

I RANGERS D’ITALIA

Rangers d 'Italia

I Rangers d’Italia, presenti su tutto il territorio nazionale, hanno aperto una sede a Selinunte di Marinella, ex colonia greca e orgoglio della Sicilia tutta.
Fra le priorità dello  statuto, si annoverano la salvaguardia dell’ambiente e una campagna  di informazione continua che ha come scopo  quello di  sensibilizzare i vacanzieri, gli ospiti e i visitatori  al rispetto della  natura. Il nostro fragile ecosistema oggi fortemente minacciato dalla cementificazione selvaggia e dall’inquinamento costiero urge di una super visione e soprattutto di una sana prevenzione contro gli speculatori di turno decisamente  anacronistici.
Il rispetto  verso  la natura è alla base di ogni educazione ambientale. Il patrimonio naturale è una industria turistica. Spesso l’indifferenza o la semplice superficialità sono le cause di danni a volte irreversibili come ultimamente è successo nel Golfo del Messico, dove è stato distrutto un intero ecosistema. Per questo ci opporremo con ogni mezzo alle ricerche petrolifere nel fragile mare Mediterraneo già fortemente minacciato e sfruttato.
Nasce spontanea quindi la collaborazione con i gestori del museo del mare , da poco creato nella piccola borgata di Selinunte, dove il contatto con la natura e la sua protezione sono simbiotici.
Raggiungeremo altri traguardi e obbiettivi , sperando che la consapevolezza del nostro patrimonio naturale, prima di quello artistico, sia veramente considerato da tutti. In fondo in fondo ..se rispettiamo la natura, la natura rispetterà noi!

Capo Rangers
Gianfranco Caraccioli
Delegazione Castelvetrano-Selinunte

 

 

 

 

CHI SONO I RANGERS DEL MARE?

Le attività per il mare sono di natura diversificata per l'ampio raggio d'interesse, dalla sicurezza della vita umana in mare alla conservazione e tutela del patrimonio naturale, biologico e socio-culturale dell'ambiente marino. Un enorme lavoro a carico di istituzioni pubbliche e private. Occorrono opportune forze per risultati ottimali, in relazione all’estensione delle nostre coste. Ad esempio un servizio di puro volontariato come il monitoraggio del mare può rilevare macchie di combustibile o altri inquinanti vari. Avvistamenti talora essenziali per allertare tempestivamente le Capitanerie di Porto e gli altri Enti preposti agli interventi d'urgenza. La rapidità delle operazioni riesce spesso a prevenire danni assai gravi alle persone ed ai mezzi coinvolti nelle situazioni d'emergenza, e alla protezione e recupero della fauna marina, tra cui le specie più colpite dall’attività antropiche, i cheloni marini ed i cetacei. Anche per il mare, il volontariato è in grado di svolgere una funzione di tutto rilievo, offrendo piena collaborazione individuale e collettiva. Un valido ausilio e supporto alle problematiche e decisioni operative, che appartengono alla competenza ordinaria e settoriale dell'amministrazione pubblica. Questo apporto di energie fisiche e/o intellettive può svilupparsi sia a livello centrale che nelle sedi periferiche. Oggi, anche la Guardia Costiera, incaricata di complesse e variegate mansioni, ha bisogno di volontari diversi, capaci di dare una mano nei comparti maggiori della sorveglianza in mare. Valido l'allarme di comportamenti delittuosi, a partire dalla semplice denuncia di tentativi di inquinamento e degrado ambientale, sfuggiti alle indagini ispettive. Auspicabile quindi, per ogni realtà portuale, una associazione volontaria, in grado di organizzarsi ed essere attivamente presente in zone di mare localmente significative. Con il volontariato un fattivo aiuto può essere dato al Dipartimento della Protezione Civile per tutte le esigenze improvvise che si verificano in vicinanza delle aree costiere. Molteplici le missioni di soccorso negli ottomila chilometri di costa del nostro territorio. Dal semplice bagnante imprudente della stagione estiva ai natanti vetusti impiegati per trasporti a rischio. Nell'opera di ricerca e salvataggio di immigrati clandestini, che vede impegnate molte unità della Marina, si rivela preziosa la partecipazione di volontari agli oneri dell'assistenza a terra e allo sbarco nei porti. E pure nei centri di prima accoglienza, l'impegno spontaneo e coscienzioso, a favore delle organizzazioni predisposte, consente di alleviare il disagio di povera gente, donne e bambini stremati, al limite della loro sopravvivenza. Tante le circostanze, talvolta imprevedibili, che richiedono nel pianeta mare il concorso di collaborazioni esterne. Il mare ha bisogno di tutti, in particolare dei tanti uomini onesti e capaci, per mantenersi in buona salute, sempre attivo e generoso, a favore dell' intera comunità nazionale e dell’ambiente marino costiero.

Giuseppe Fontana