ù
PROGETTO LIBURNA. ARCHEOLOGIA SUBACQUEA IN ALBANIA
Quarta Missione dell'Università di Foggia
Si è conclusa la quarta missione del Progetto LIBURNA. Archeologia subacquea in Albania, condotta, con la direzione di Giuliano Volpe, in collaborazione con Danilo Leone e Maria Turchiano, dal Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi di Foggia, in collaborazione con l’Istituto di Archeologia del Centro studi albanologici di Tirana, rappresentato dall’archeologo subacqueo Adrian Anastasi.
L’équipe di ricerca è stata costituita anche dai dottori di ricerca Alessandra De Stefano e Giacomo Disantarosa e da alcuni studenti, oltre ai tecnici subacquei dell’Associazione ASSO di Roma (Mario Mazzoli, direttore, Bernardino Rochi, tecnicoo, Marco Vitelli, foto-video operatore).
Il progetto, avviato nel 2006, si avvale del supporto di numerosi partner ed enti promotori tra cui il Ministero per gli Affari Esteri (che lo ha inserito tra i Progetti di Rilevante Interesse Scientifico), la Regione Puglia-Assessorato al Mediterraneo, l’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo, il Ministero della Cultura Albanese, la Guardia di Finanza italiana-Nucleo Frontiera Marittima di Durazzo, diretto dal colonnello Cosimo Serra, che ha fornito il prezioso supporto logistico dei suoi mezzi navali, del personale e i locali della base di Durazzo, dove è stato allestito il laboratorio. Importante il ruolo dell’Ambasciata Italiana in Albania, in particolare dell’addetto alla cooperazione scientifica prof. Adriano Ciani.
Dopo le ricerche condotte negli scorsi anni, nel 2007, quando è stata indagata la baia di Porto Palermo, un’area di notevole interesse paesaggistico e archeologico, e nel 2008 e 2009, quando le indagini archeologiche hanno interessato la baia di Valona, l’antica Aulona, l’area dell’antica Orikum e il promontorio di Karaburun, le ricerche del 2010 hanno riguardano l’ampia baia di Durazzo, l’antica Durrachium, una delle principali città portuali della costa illirica.
La missione, nonostante la durata limitata a causa della scarsità dei fondi disponibili per le ricerche e le caratteristiche dei fondali prevalentemente sabbiosi, ha conseguito risultati molto interessanti. Sono state indagate in particolare tre zone corrispondenti ai capi che delimitano la baia, a nord di Durazzo Capo Pali e Capo Rodoni (nei pressi della bella fortezza del XV secolo voluta da Giorgio Castriota Skanderberg), a sud Capo Laghi. La presenza di pericolose secche in prossimità delle punte ha sempre costituito, infatti, un costante pericolo per la navigazione.
I materiali individuati, prevalentemente anfore commerciali, coprono un ampio ventaglio cronologico e confermano il pieno inserimento del territorio albanese nelle principali rotte commerciali, con contatti che privilegiano l’area adriatica e la parte orientale del Mediterraneo.
Il rinvenimento di maggior importanza riguarda i resti di un relitto, posto a bassa profondità e ampiamente saccheggiato, databile al V-prima metà del VI secolo d.C., con un carico di anfore vinarie di tipo Late Roman Amphora 2, prodotte nel Mediterraneo orientale. L’interesse deriva dalla omogeneità del carico e dalla rarità di relitti con anfore di questo tipo.
Il Progetto Liburna ha anche finalità formative e prevede l’istituzione di corsi di archeologia subacquea da parte dell’Università di Foggia presso il Museo archeologico di Durazzo. Non minore rilievo si attribuisce all’attività di tutela e di valorizzazione del patrimonio archeologico sommerso, con l’auspicabile creazione di strutture stabili albanesi di ricerca archeologica subacquea, la formazione di archeologi e di un nucleo di polizia addetto alla vigilanza delle coste, alla creazione di un Museo del Mare e di parchi archeologici subacquei, anche per contribuire ad uno sviluppo di tipo turistico culturale e ambientale legato all’archeologia subacquea e alle attività scientifiche e culturali marittime.
SCARICA IL PDF L'Archeologo Subacqueo "SPECIALE PROGETTO LIBURNA ALBANIA 2009" (12.6 Mega)
Questo articolo è protetto da Copyright © e non può essere riprodotto e diffuso tramite nessun mezzo elettronico o cartaceo senza esplicita autorizzazione scritta da parte dello staff di BiologiaMarina.eu.
Ideazione: Pierfederici Giovanni - Progetto: Pierfederici Giovanni, Castronuovo Motta Nicola.
Prima Pubblicazione 31 Lug 2006 - Le immagini dei Collaboratori detentori del Copyright © sono riproducibili solo dietro specifica autorizzazione.
Si dichiara, ai sensi della legge del 7 Marzo 2001 n. 62 che questo sito non rientra nella categoria di "Informazione periodica" in quanto viene aggiornato ad intervalli non regolari
XHTML 1.0 Transitional – CSS