I GIOIELLI DEI MARI: LE PERLE
Le perle sono preziosi regali della natura, spesso donati in occasioni importanti. Sono "partorite" dal ventre di alcuni molluschi del genere Ostrea, comunemente noti con il nome di ostriche. Teoricamente però tutti i molluschi possono produrre perle.
Il termine perla deriva dal latino permula, nome che indicava la conchiglia la cui forma ricorda la "coscia del maiale".
Una perla si forma quando un corpo estraneo, come un granello di sabbia o un corpo volutamente introdotto, permane nella cavità palleale. Esso viene ricoperto da strati successivi di madreperla, allo scopo di difendere i tessuti dell' animale. Si depositano vari strati di carbonato di calcio che in combinazione con altri minerali, originano ovoidi irregolari o sferici.
Per creare perle con forme speciali, si immette un frammento di plastica sferico o con la forma scelta, che l'ostrica coprirà con la madreperla. Il risultato è che, dopo 5 o 6 anni, la perla che nasce ha la forma ingrandita del frammento iniziale. Si trovano forme differenti, a goccia, a sfera, ovali ecc.
Dai mari del Pacifico orientale, derivano la maggior parte delle perle pregiate. La perla nera in particolare, è chiamata così per via della sua colorazione. Spesso è però caratterizata da sfumature grigie e verdi smeraldo. Viene coltivata al largo, in acque pulite o all’interno di lagune, dove il mare è ricco di nutrienti.
Il colore più comune nelle perle è il bianco, ma si possono trovare anche perle rosa, color crema, viola scuro, grigie e nere. Grazie alla tecnologia e dopo anni di studio, oggi possiamo anche avere perle con colori bizzarri come il verde, l'azzurro, l'arancione, che si utilizzano soprattutto nella bigiotteria, ma quando si parla di perle nere, oltre all' Akoya e a quelle di fiume, si pensa subito alle costosissime perle di Tahiti, molto pregiate e particolarmente belle. Il valore delle perle però, non si distingue solo dal colore, ma anche dalla forma e dal lustro, in pratica la luce che riesce a riflettere. Ricordiamo che i pigmenti naturali che caratterizzano la colorazione delle perle, non sono contenuti nel carbonato di calcio, bensì nella conchiolina. Maggiore è la sua presenza, minore è la densità della perla.
Le perle nere essendo le più costose, sono sempre le più ambite, ed il fattore costo è dato dal fatto che spesso le ostriche non riescono a "portare a termine" il lavoro e muoiono prima. Quindi per ottenere un certo numero di perle, occorrono numerose ostriche. Ci sono due gruppi di perle: le perle di acqua dolce e le perle di acqua salata. Le perle di acqua salata sono le Akoya, le perle Tahiti e le costosissime e rare perle South Sea. Gli arcipelaghi dove sono coltivate la maggior parte delle perle nere sono le Gambier e le Tuamotu, il più grande arcipelago della Polinesia Francese.
La madreperla oltre ad essere usata nel mercato dei gioielli, dell' oggettistica e per la costruzione dei bottoni, viene usata anche nella cosmetica e per la creazione di particolari vernici dai riflessi madreperlati.
I MOLLUSCHI PERLIFERI
Ostrea è un genere di molluschi bivalvi dal guscio tondeggiante ricoperto da sfoglie squamose ondulate. Le due valve sono disuguali e quella inferiore, alla quale è ancorato l' animale, è più grande ed incavata della superiore. Il mollusco ha un corpo tondeggiante e con i margini dei due lembi del mantello frangiati.
Vive in tutti i mari d' Europa a basse profondità, abbarbicata alle rocce o ad altri corpi solidi. Negli allevamenti si attaccano a delle corde, che sono calate in maniera verticali e tenute a profondità di pochi metri.
Le perle più pregiate sono prodotte dalle seguenti specie di molluschi bivalvi: Pinctada margaritifera sin. Meleagrina margaritifera (detta Meleagrina di Tahiti o Grande Pintadine), è diffusa in Nuova Guinea, Nuova Caledonia, Australia. E' rara nel Golfo Persico e nello Sri Lanka. Ragiunge i 20 cm di diametro e i 10 Kg di peso. E' la più famosa ostrica perlifera. Meleagrina martensis (abbastanza piccola, non supera i 7 cm di diametr. Vive nei mari del Giappone). Meleagrina vulgaris (sin. Meleagrina fucata: è detta pure Meleagrina di Ceylon, abbonda nell'Oceano Indiano, nel Golfo Persico e nel Mar Rosso). Meleagrina californica (propria dell'America centrale). Le perle meno pregiate, dette Clam-perle, sono prodotte da molluschi bivalvi quali: Pinna nobilis (che fornisce perle giallo-arancio, verdi, brune e nere), Malleus (che fornisce perle color bronzo), Tridacna gigans, Placuna (che fornisce perle plumbee), Plagiola securis (fornisce bellisime perle), Margaritfera (varietà Cumini, dal nome del biologo che la classificò per primo nel 1820, la Perla Nera), Mytilus (che fornisce perle generalmente violacee o verde chiaro), Pecten (fornisce perle di vari colori come Spondylus) e Anodontia. Anche i molluschi Gasteropodi possono produrre perle, dette Conch-perle, tra le specie più conosciute: Strombus gigas (che produce perle di color rosa pregiatissime), Haliotis (vive in Giappone e produce perle dai colori vivacissimi). Poi ci sono altri Gasteropodi che producono perle, ma son considerate meno pregiate. Tra questi ricordiamo, Cassis madagascarensis, alcuni Gasteropodi del genere Turbo e Trochus, Margaritana margeritifera (diffusa attorno alle coste della Francia e della Scozia) e poi i genere Union e Anodonta.
E infine ricordiamo anche un Cefalopode, il Nautilus, per nulla famoso come produttore di perle, peraltro rare, conosciute con il nome di coque de perle. Queste perle vengono riempite, cioè cementate, per garantirne la solidità, ma il processo porta ad una sbiaditura e alla perdita della colorazione originaria. Il processo le rende molto simili alle perle-blister. Quest'ultime sono perle ottenute per soffiatura o a causa della presenza di bolle di aria aderenti la conchiglia. Tali bolle vengono riempite e nel tempo si ottiene una perla. Simile alle perle-blister sono le mezze perle o bis perle, che sono poi le perle rinvenute adese alla conchiglia e che si distinguono dalle perle pregiate (perle complete) poiché queste ultime sono rinvenute isolate nello spessore del mantello.
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