LO SQUALO Otodus obliquus
Per gentile concessione di Marco Angelozzi - www.prionace.it
Lo squalo Otodus obliquus visse tra il tardo Paleocene e l'Eocene, tra 40 e 60 milioni di anni fa. Come tutti gli squali, il suo scheletro era formato da cartilagine ed è questo il motivo per cui sono arrivati ai nostri giorni soltanto denti ed alcune vertebre fossilizzate.
L'Otodus obliquus era un grande predatore le cui dimensioni arrivavano a circa 9-10 m di lunghezza e 15 tonnellate di peso.
Sono stati trovati resti fossili (denti e vertebre) da scavi effettuati in Africa, Europa, Asia e Nord America, situazione che fa supporre che questo squalo era largamente diffuso negli oceani di 60 milioni di anni fa.
Considerate le dimensioni e le sue caratteristiche, si ipotizza che Otodus obliquus si nutrisse di mammiferi marini, grandi pesci ossei ed altri squali.
Attualmente la quasi totalità dei denti di questo enorme squalo provengono dalle miniere di fosfato del Marocco e non è raro quindi trovare sui mercati di vendita, blocchi di questa sostanza con incastonati numerosi denti o parti di essi.
I denti di Otodus obliquus (immagine sotto) hanno forma triangolare, sono larghi (fino a 8-10 cm) con bordi lisci e taglienti e sono presenti una o più cuspidi laterali.
I paleontologi hanno considerato che questo squalo possa essere il progenitore del Carcharodon/cles megalodon, lo squalo megalodonte, che arrivava alla lunghezza di 14 m. ed a 30 tonnellate di peso.
Un elemento importante per questa considerazione è stato il ritrovamento di alcuni denti fossili (considerati denti di "transizione") molto simili a quelli del genere Otodus, che presentano una leggera seghettatura nei bordi, caratteristica che supporta la teoria che il genere Otodus si sia evoluto fino al genere Carcharodon/cles, arrivando quindi allo squalo megalodonte. Considerando le teorie sulla evoluzione dello squalo megalodonte e dell'attuale squalo bianco, le linee evolutive potrebbero essere state le seguenti:
- la prima linea evolutiva vede Otodus obliquus progenitore dello squalo megalodonte Carcharodon megalodon, il quale si è poi evoluto fino ad arrivare all’attuale squalo bianco Carcharodon carcharias;
- la seconda linea evolutiva considera invece l'Otodus obliquus evoluto fino ad arrivare al Carcharocles megalodon, il quale è sempre lo squalo megalodonte ma inserito nel diverso genere Carcharocles.
In base a questa seconda teoria l’attuale squalo bianco Carcharodon carcharias avrebbe avuto un'evoluzione parallela, diversa da quella dello squalo megalodonte.
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BIBLIOGRAFIA
- Sharks & Rays, Elasmobranch Guide Of The World". Ralf M. Hennemann.
- Sharks of the world, Leonard Compagno, M. Dando, S. Fowler.
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- vedi Archivio sezione Squali
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