LO SQUALO DELL'ADRIATICO: PURA SPECULAZIONE E TROPPA FANTASIA
[29 Novembre 2017]
Sono passati diversi giorni dall'avvistamento, in alto mare, di un esemplare di discrete dimensioni di squalo bianco, immortalato in un video da... pescatori dilettanti a largo di Rimini. Tuttavia l'eco non si è ancora spento e si continua a scrivere (e parlare) di lui. Anche illustri studiosi (non ben identificati) hanno detto la loro e incolpato l'enorme squalo di aver massacrato la carcassa di un cetaceo arenatasi sulla spiaggia di levante di Fano. Ammesso e concesso che è cosa alquanto normale, non è stato comunque possibile identificare la carcassa del cetaceo ne tantomeno risalire, dai segni sulle carni, se fosse stata parzialmente divorata oppure no. Nessun esperto veterinario (forense) è intervenuto e quindi, senza adeguata preparazione scientifica, tutto ciò che si dice e che si è scritto è aria ottima per la stampa e aria fritta per la scienza.
Qui sopra, la notizia dell'avvistamento del 27 ottobre, pubblicata su diversi quotidiani il 28 ottobre 2017
Ma la notizia curiosa, forse la più curiosa, è quella riportata dal quotidiano Il Resto del Carlino (immagine sottostante), che dimostra come l'effetto Spielberg sia ancora ben radicato nell'immaginario collettivo.
Analizziamo prima la frase seguente, tratta dall'articolo riportato nell'immagine qui sopra: "Alcuni mesi fa, a Baia Metauro, si è spiaggiata la carcassa di un grosso pesce dilaniato, forse una piccola balena". Allora, un pescatore che si definisce tale, pure presidente, che pensa che la balena sia un pesce, non è credibile in partenza. Potrebbe trattarsi anche di frasi attribuite al personaggio qui sopra dalla stessa stampa, ma la situazione migliora poco. Per esempio, la carcassa in questione si è spiaggiata mesi fa, e chi conosce il comportamento dello squalo bianco sa che non sosta a lungo in zone scarse dal punto di vista trofico. E l'Adriatico, per un esemplare di squalo bianco, lo è. Forse in altri tempi lo squalo avrebbe trovato una situazione migliore, ma oggi è alquanto cambiata. Altro punto: "sono scomparsi sgombri, suri e lanzardi". Questi pesci sono massivamente prelevati proprio da pescatori sportivi e professionisti, in quantità di gran lunga superiore a qualsiasi altro predatore del mare. E un calo stagionale, soprattutto al termine del periodo estivo, è in parte fisiologico e in parte determinato dalla pesca eccessiva. Nel caso dello sgombro, o scombro (Scomber scombrus, Linneaus, 1758), occorre anche considerare che la specie in alcune aree dell'Adriatico centrale è in costante diminuzione da diversi anni e, pochi lo sanno, la specie è stata inclusa nella Lista rossa delle specie minacciate IUCN. Inoltre, la specie non è proprio esclusivamente superficiale, vive sino a 200 metri di profondità e sverna in acque profonde (calo fisiologico apparente percepito da chi non conosce il mare). In realtà, le specie di pesci elencate, non sono neanche le prede preferite dello squalo bianco, non riesce agevolmente ad attaccarle e a catturarle, sono troppo piccole rispetto alla sua mole e poco nutrienti. Quindi tali considerazioni sono alquanto banali.
Al contrario, risulta credibile e scientifico l'estratto pubblicato qui sotto, ad opera di Lorenzo Muccioli della Fondazione Cetacei di Riccione.
Terminiamo leggendo un ultimo estratto:
Ebbene si, ci sono stati anche dei personaggi (per correttezza non riportiamo alcun nome), che avevano palesato l'idea di uscire a pescarlo, ignorando che è una specie tutelata, così come è accaduto negli anni '80 del secolo scorso con Willy quando, in piena estate, la psicosi aveva colpito duramente; tutti lo avvistavano, anche lo stesso giorno e alla stessa ora a centinaia di km di distanza da un luogo di avvistamento all'altro, e tutti uscirono in mare con la speranza di tornare trionfatori con la mascellona a prua. Alcuni arpionarono pure il gigante dei mari, ma il mostro ne uscì sempre trionfatore.
Concludiamo con il video dello squalo bianco filmato nel 1998, sottolineando che le dimensioni, in termini di lunghezza, analizzando alcune caratteristiche peculiari del muso e della testa, non dovrebbero essere superiori a 3,80 metri. Ciao Willy
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