MICHEAL RUTZEN, L'UOMO DEGLI SQUALI
Gli squali hanno da sempre intimorito e affascinato l’uomo. Ai nostri occhi appaiono come animali enigmatici, diffidenti e scontrosi, altre volte sembrano timidi e timorosi. Alcune specie possono essere davvero pericolose.
Uno dei predatori più temuto è certamente lo squalo bianco, un gigante del mare in tutti i sensi, curioso e diffidente allo stesso tempo. Non dimentichiamoci che anche gli squali possiedono un loro carattere che li porta a mettere in atto determinati comportamenti e determinate scelte, soprattutto quando si invade il loro territorio. Nel mondo sono diversi i ricercatori e gli appassionati che si occupano di osservare e studiare gli squali nel loro ambiente, in particolar modo lo squalo bianco. Uno dei luoghi di eccellenza per queste osservazioni è certamente il Sud Africa, ed è da qui che proviene Michael Rutzen, definito dai media l’uomo degli squali.
Michael ha impiegato anni per comprendere il mondo di queste creature straordinarie e ha imparato ad immergersi con essi senza alcuna protezione. Rimane uno dei pochissimi, se non l’unico, ad interagire con loro senza la gabbia per lungo tempo; ormai gli stessi squali lo considerano uno di loro. Vediamo chi è Rutzen.
Noi di BiologiaMarina.eu, abbiamo avuto l’onore di incontrarlo a Bologna e, io personalmente, essendo appassionato di squali, non potevo lasciarmi sfuggire l’occasione di porgli qualche domanda. Tengo a precisare che non lo considero un folle per quello che fa in mare in presenza degli squali, semplicemente lo considero una persona con una grande esperienza sul campo, determinante per studiare e capire i comportamenti degli squali, e necessaria per capire quando è il momento di risalire e mettersi al sicuro sulla sua imbarcazione. Alla domanda, se quello fosse un lavoro pericoloso, la risposta candida, è stata "come viaggiare su un aereo, basta conoscere la sua intimità e comprenderne la natura".
Il team di Biologiamarina.eu con Enrico Malanima (terzo da sinistra), Micheal Rutzen (l'uomo degli squali, quarto da sx) e Primo Micarelli (secondo da dx)
Michael inizia la sua vita in mare come pescatore, ma visto il continuo aumento di afflussi turistici in sud Africa ed in particolar modo a Gansbay, proprio per l’osservazione del grande squalo bianco, impara ad amarlo lavorando da skipper su un’ imbarcazione che porta fuori i turisti, così cresce la sua passione per il mare e gli squali, dapprima lavora con Andre Hartman, studioso e fotografo, imparando ad immergersi con gli squali, prima con una gabbia, fino ad acquisire una completa confidenza ed arrivare a fare quello che oggi riesce a compiere, contribuendo in maniera fondamentale alla conoscenza di questo splendido animale. Si mette dunque in proprio e fonda la sua azienda di osservazione e studio dello squalo bianco, la Shark Diving Unlimited. Da allora è diventato il primo al mondo ad offrire un diploma di specializzazione per l’osservazione gli squali bianchi, dopo 30 anni di osservazione sul campo, ed è in assoluto il più grande conoscitore di squali bianchi al mondo.
Invitato in varie parti del globo per conferenze a tema, non cambia caratterialmente, mostrando sempre semplicità ed umiltà. Ha collaborato con programmi televisivi, ha girato numerosi documentari, ha dimostrato l’immobilità tonica degli squali (reflex) e ha recitato anche in un documentario della BBC per la serie Natural Word. Diversi i suoi filmati con Discovery e il National Geographic. La cosa che colpisce di lui, è la sua semplicità nonostante la fama internazionale; la sua missione è quella di mostrare al mondo che lo squalo bianco, se conosciuto, non è quello di THE JAWS, il film di Spielberg che ha contribuito a renderlo a torto un mangiatore di uomini.
Sotto il video mostra Mike in azione senza gabbia, quasi fosse lui a portare a spasso lo squalo:
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