IL MAR LIGURE
Settore del Mar Mediterraneo nord occidentale che bagna le coste della Liguria, della Provenza e della Corsica, è caratterizzato da una piattaforma continentale molto ristretta, che precede una scarpata incisa da numerosi piccoli canyon sottomarini. La sua profondità massima si aggira intorno ai 2600 m. Sulle sue coste vi sono molti centri balneari e vi si affacciano numerosi ed importanti porti commerciali quali La Spezia, Genova, Savona, Nizza.
Il Mar Ligure è un mare aperto, ove le masse d’acqua fredda di origine atlantica si rimescolano con altre più calde che risalgono lungo le coste del Tirreno, questo fa si che la sua temperatura risulta abbastanza costante durante l’anno, di fatti si possono registrare in periodo invernale temperature di 12÷13 °C per poi passare a temperature estive intorno ai 24÷25 °C. Trattasi di un mare piuttosto profondo con fondali di vario tipo, morfologicamente accidentati; è definito un “Oceano in miniatura” perché in esso vi si trovano tutte le caratteristiche idrodinamiche che caratterizzano le acque oceaniche.
Il movimento delle correnti segue prevalentemente la direzione da Levante a Ponente, la marea è quasi nulla e inferiore ai 30 cm, la salinità è piuttosto elevata, infatti, raggiunge concentrazioni superiori al 37 per mille. I fondali di questo bacino si possono dividere in 3 tipologie alquanto diverse tra loro:
1) Fondali sabbiosi e ciottolosi: hanno pendenze lievi (10 ÷ 20 gradi) sono comuni e denominanti nella riviera ligure di Ponente, e sono popolati da una ricca varietà di organismi animali e vegetali, quali ad esempio triglie (Mullus surmuletus), succia scogli (Lepodogaster spp) e da varie alghe soprattutto Rodoficee come il litofillo (Lithophyllum lichenoides).
2) Fondali rocciosi: dominanti nella riviera ligure di Levante, sono caratterizzati dalla presenza di numerose specie di alghe, il cui sviluppo è particolarmente rigoglioso nella stagione estiva. Comprendono le zone a scogliera emerse, la zona litorale rocciosa, le scogliere sommerse, il coralligeno. Le scogliere emerse sono zone non raggiunte dal mare nemmeno durante la fluttuazione dell’alta marea, ma solo occasionalmente da alcuni spruzzi di grandi ondate. Comuni in queste scogliere vi sono animali quali la littorina (Littorina neritoides) che grazie alla sua conchiglia nera crea un microambiente acquatico che le permette di vivere anche una settimana fuori acqua. La fascia litorale rocciosa è quella zona compresa tra l’alta e la bassa marea, vi possiamo trovare Fanerogame marine quali la posidonia oceanica e varie alghe quali la Padina pavonia, la Cladophora ed altre. Fra gli animali vi troviamo il pomodoro di mare (Actinia equina) l’anemone (Anemonia sulcata), dei bivalve quali le cozze (Mytilus galliprovincialis) e vari crostacei (Balanus perforatum). La scogliera sommersa è quella zona compresa tra profondità che vanno da 1 m. a 40 m., fra gli organismi animali vi troviamo alcuni grandi corridori (Pachygrapsus marmoratus), rametti di idrozoi, qualche stella di mare, dei ricci (Arbacia lixula) mentre tra le alghe possiamo trovare l’ombrellino di mare (Acetabularia acetabulus), la lattuga di mare (Ulva rigida) etc. Il Coralligeno è quella zona caratterizzata al limite inferiore oltre il quale la alghe fotofile non riescono a vivere, cioè tra i 30 e i 200 m. di profondità; vi possiamo trovare delle gorgonie (Eunicella sp.) dei crostacei (Palinurus elephas), delle murene (Murena melena) e grosse spugne (Axinella sp.)
3) Fondali fangosi e detritici: sono costituiti da una sabbia molto fangosa, contenenti piccole pietre e gusci di Bivalvi e si trovano generalmente a profondità tra i 40 e gli 80 m., si sviluppano al termine delle ultime propaggini rocciose e a volte emergono sotto forma di scogli e secche, tra le strutture più comuni presenti ci sono le increspature del fondale, dovuto alle correnti sottomarine chiamate ripple marks. La popolazione animale che caratterizza questi ambienti è rappresentate soprattutto da stelle di mare (Astropecten aranciacus), cetrioli di mare (Cucumaria sp.) e vari tipi di pesci quali scorfani (Scorpena notata), pesci prete (Uranoscopus scaber) che si infossa con tutto il corpo nel sedimento di fondo, il pesce San Pietro (Zeus faber) e il cappone lineato (Trigloporus sp).
Come ho citato in precedenza, comune in tutti i fondali del Mar Ligure vi è la presenza della posidonia oceanica, pianta importantissima per l’habitat sommerso in quanto produttrice di ossigeno e di sostanze organiche, nonché rifugio di molte specie ittiche; altra sua proprietà è quella di proteggere le spiagge e i litorali dall’erosione dovuta al moto ondoso, una preziosa barriera naturale.
Dopo questa breve descrizione, possiamo quindi terminare e dire che la Liguria in particolare e di conseguenza il suo mare, è inserito in un territorio enormemente antropizzato, le sue coste sono densamente popolate e molte attività si svolgono in questo bacino, ed è per questo motivo che và protetto in modo assoluto cercando di sviluppare attività che si sposino con l’ambiente rispettando e conservando questo ecosistema davvero unico.
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