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DIDATTICA PER LE SCUOLE

Cod Art 0162 | Rev 00 | Data 28 Mag 2009 | Autore Castronuovo Motta Nicola

 

I DENTI DEGLI SQUALI

Foto1 Mascella squalo mako

Fauci enormi, denti acuminati ed affilati come rasoi in primo piano, questo è quello che solitamente vediamo in tv quando si parla di squali. Ma non tutti gli squali possiedono denti così evidenti, poiché ogni specie ha evoluto una dentatura adatta alla propria dieta.
Sappiamo gia che gli squali sono pesci cartilaginei, questo significa che il loro scheletro è diverso da quello di tutti gli altri vertebrati. Le scaglie placoidi rivestono la pelle degli squali, e trasformandosi, dalla pelle arrivano alla bocca, dove poi si trasformano in  denti, lungo le arcate mascellari.

Foto2 Foto3 Forma triangolare e tagliente

Foto4 Foto5 Forma acuminata e sottile

Lo squalo da perfetto predatore, è capace di misurare la forza necessaria per produrre un attacco, e nel caso di un avversario poco importante utilizza spesso una sola fila di denti, qualora però le condizioni lo richiedano, di fronte ad un avversario imponente, può ricorrere a tutto l’arsenale a disposizione. Nell’arco della sua vita può arrivare a sostituire 20.000 denti, quindi è naturale intuire la facilità con la quale lo squalo “rompe e perde” i denti.

Foto6I denti dello squalo non sono fissi nella cartilagine della mascella, ma sono tenuti ed ancorati al derma mediante fibre connettivali. I denti sono composti da due parti fondamentali, una corona ed una radice. Naturalmente la corona non è uguale a quella dei mammiferi perché non esiste nessuna connessione con l’osso della mascella. Il rivestimento esterno dei denti è costituito da smalto che protegge lo strato di dentina. Molto robusti, i denti sono le tracce più rilevanti che si possono trovare nei sedimenti oceanici e desertici degli antichi squali.

I denti sono disposti su più file, e la parte interna è riparata da una piega. Qualora lo squalo dovesse rompere un dente, dietro è pronto quello nuovo che andrà a sostituire quello danneggiato o usurato, mettendosi in posizione verticale e spostandosi in avanti, si schiererà successivamente con gli altri. I denti possono cadere anche per cause naturali e non solo per contusione. Si ritiene che alcuni squali possano sostituire un’intera arcata per volta (generi Squalus e Isistius).

 

Dente fossile nella sua matrice originaria

I denti appartenenti ad una stessa specie, sono distinguibili sulla base delle varie fasi di crescita, e al differente regime alimentare che esiste tra individui più giovani e adulti. I denti differiscono dalla mascella superiore a quella inferiore, allo scopo di garantire la massima efficacia durante il morso. In genere i denti inferiori sono più acuminati e sottili, atti a trattenere la preda, mentre i denti superiori sono più grandi, robusti ed affilati per tranciarla. In alcuni squali, per esempio quelli del genere Heterodontus (= denti diversi), troviamo una variabilità fra i denti anteriori e quelli posteriori. Forme e caratteristiche dei denti dunque, permettono di risalire alla specie di squalo, al sesso dell'individuo e al suo regime alimentare.

Foto7 Denti estratti e ripuliti

Naturalmente i denti da soli sarebbero quasi inutili se non ci fosse l’ausilio delle mascella. Lo squalo moderno rispetto ai suoi antenati si è evoluto ed è in grado di attuare la protusione mascellare. Ora ci troviamo di fronte alla mobilità della mascella, che è capace di svincolarsi essendo disarticolata, proiettandosi in avanti durante il morso. Per esempio, lo squalo bianco ha la capacità di svincolare la mascella superiore dal cranio, consentendo l’articolazione nella regione posteriore della mascella con la cartilagine iomandibolare. Ciò permette una maggiore mobilità a favore di un morso micidiale e senza compiere strane acrobazie o torsioni per poter afferrare la preda, di conseguenza il muso si allunga e con lui tutti i principali organi sensoriali.

Foto8

Il disegno mostra la mandibola superiore proiettarsi in avanti (protusione mascellare)

Gli squali abitano i mari e gli oceani di tutto il pianeta. Alcuni squali sono bentonici, altri pelagici, e altri ancora popolano le profondità abissali. Sono in grado di nutrirsi di invertebrati come crostacei e molluschi, oppure vertebrati come pesci e carcasse di cetacei Gli squali che abitualmente sono soliti cacciare in prossimità della costa, variano la loro dieta in funzione di quello che trovano, pesci piuttosto che invertebrati. Alcuni squali, come lo squalo balena o il Cetorino sono planctivori. In tal caso i denti sono sostituiti da efficaci lamelle branchiali che non servono solo per respirare, ma sono utilizzate pure per trattenere i microrganismi sospesi nell’acqua che sono filtrati ed ingoiati in quantità notevoli.

Foto10 Particolare

ALTRI PARENTI DEGLI SQUALI

Le fotografie mostrano la tipologia e la forma dei denti. Sulla base del cibo preferito dalla specie, la natura "ha pensato" di dotare la bocca di questi animali con denti in numero e di forme differenti.

La nostra opera di sensibilizzazione su queste problematiche continua, con i nostri articoli e con le nostre news, certi che il progetto "Save the Shark and the Sea" possa avere un'importanza fondamentale per la sopravvivenza del pianeta mare.

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BIBLIOGRAFIA