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Cod Art 0486 | Rev 00 | Data 21 Gen 2012 | Autore: Cronaca4.

 

   

 

LEGGE N. 217 DEL 15 DICEMBRE 2011

Confartigianato lancia l'allarme per l'entrata in vigore della Legge del 15 dicembre 2011 n. 217 che modifica dal 17 gennaio l’art. 8 bis 1° comma del D.P.R. 633/72, assoggettando ad Iva le cessioni di navi e tutte le cessioni di beni, le forniture e i rifornimenti destinati al loro funzionamento. Questo in soldoni significa che tutti gli acquisti di imbarcazioni da lavoro, dotazioni di bordo e il rifornimento di carburante, comporterà come costo l’applicazione dell’Iva al 21% e, visto che si tratta di attività in esenzione Iva sugli incassi, l’impossibilità di poter detrarre l’Iva pagata sugli acquisti, comporterà un aumento secco dei costi del 21% per tutto il settore del trasporto marittimo passeggeri che alla Spezia rappresenta una importante realtà turistica, anche nell’attività di promozione del nostro territorio.
Sempre più il nostro territorio vive di turismo. Il settore è oramai diventato la prima industria spezzina, con migliaia di occupati nelle oltre 800 strutture ricettive, nei bar, ristoranti e nelle molte attività che vivono direttamente o indirettamente di turismo: guide, accompagnatori, trasporti, noleggiatori, ecc. Disagi anche nel settore della pesca, mitigati dal fatto che l’Iva pagata in più sugli acquisti potrà essere detratta da quella incassata, ma comunque dovrà essere anticipata per diversi mesi, creando grosse difficoltà di liquidità nelle piccole attività della pesca. I pescatori nella nostra provincia non solo sono la più numerosa e giovane flotta della Liguria, ma rappresentano la storia e l’anima della nostra città. Di tutto questo spesso sembra che nessuno si accorga e si voglia occupare.
"Un salasso che non riusciamo a sopportare", dicono gli operatori. Ci sono delle incongruenze - spiega Franco Viviani della m/n 'Savonarola' - visto che la norma originaria prevedeva l'esenzione per il 'rifornimento di gasolio' e il pagamento per le 'provviste di bordo', ci devono spiegare la differenza". Inoltre l'aggravio riguarda solo le imbarcazioni da pesca in navigazione costiera e non le altre. "La direttiva UE dovrebbe riguardare tutto, perché non sono coinvolte le barche commerciali, come i charter? - proseguono i pescatori della Confartigianato - ogni azienda avrà 4 mila euro di costi in più al mese". A rendere la situazione più incerta, inoltre, è la decisione di Assopetroli che ha consigliato alle altre associazioni di applicare l'Iva al 21% in attesa dei chiarimenti dall'Agenzia delle Entrate". "La nuova norma rischia di provocare disastri e di avere un effetto moltiplicatore sui costi dei trasporti marittimi – aggiunge Franco Moretti della Navigazione Golfo dei Poeti – nel nostro caso non avremmo neppure la possibilità di scaricare l'iva visto che i nostri biglietti al cliente sono esenti iva".
Giuseppe Menchelli, direttore della Confartigianato de La Spezia, assieme agli esperti fiscali dell’associazione ha cercato oggi a Roma di convincere i tecnici dell’Agenzia delle Entrate della ragioni del settore: "la vicenda è complicata dalla procedura di infrazione promossa dalla Commissione europea nei confronti del nostro paese, ma credo che ci siano buone ragioni per escludere dal provvedimento il settore del trasporto marittimo passeggeri e la piccola pesca costiera". Fonte: Cronaca4.

La questione è stata chiarita il 25 gennaio con la risposta del Ministero dell'Economia e delle Finanze all’interrogazione dell’Onorevole Savino, nella quale appunto si chiedeva un chiarimento in merito alla vicenda della fine della non imponibilità IVA per le provviste di bordo delle imbarcazioni adibite alla pesca costiera. Nella risposta del ministero, si riconosce che la definizione italiana di 'provviste di bordo' desunta dal Codice Doganale, differisce da quella comunitaria: infatti in quest’ultima non rientrano i carburanti e i lubrificanti. Questo il motivo per cui di fatto, nulla varia rispetto a quanto avvenuto fino al 16 gennaio scorso e dunque il rifornimento di carburante per i peschrecci non deve essere soggetto ad IVA. Fonte: Federcoopesca.

Scarica l' interrogazione Camera dei deputati 25/01/2012, n. 5-05972 - Commissione Finanze.